Tre storie. Tre storie ispirate ai racconti di Charles Bukowski. Tre storie per due attori dal carisma straordinario. Perché tre è il numero perfetto.  Sono queste le premesse di Shots, lo spettacolo di e con Francesco BernavaAlice Sgroi (prodotto da Mezzaria Teatro) che andrà in scena al Teatro dei 3 Mestieri venerdì 26 e sabato 27 alle ore 21.00, nell’ambito della stagione “Radici per restare”.  Time-lapseTrentacentimetriHank&Tesssono i titoli delle tre storie, definite da Bernava e Sgroi “ad alta gradazione sessuale da vivere tutte d’un fiato, proprio come tre shots, in cui l’amalgama tra sesso e ironia è l’ingrediente principale di questo miscuglio letterario: sono infatti tre storie, liberamente ispirate dai racconti di Charles Bukowski, che affrontano il rapporto uomo-donna con un comune obiettivo, quello di dilatarne il perimetro sensibile, il confine tra il magma viscerale che scaturisce dall’incontro di due esistenze e il mondo che li avvolge”.

Lo scorso ottobre il corto teatrale Trentacentimetri, estratto da Shots, ha partecipato al Festival Nazionale corti teatrale “O Curt” al Centro teatro Spazio di S. Giorgio a Cremano (NA) vincendo il premio come “miglior regia”.

 

Presentazione dello spettacolo: Shots è il plurale di una parola inglese e, come molte parole inglesi, può avere diversi significati, diverse accezioni e può essere usata in molteplici situazioni. Shot, al singolare, può significare ipotesi, foto, sparo, ma è anche una parola utilizzata in un campo semantico molto familiare agli inglesi, che l’hanno creata, e non solo a loro. Shot è infatti un preciso tipo di bicchiere, piccolo e compatto, che si utilizza per bere liquori puri, non allungati con altre sostanze; è il bicchierino che, nelle serate passate nei locali o nelle discoteche, si beve tutto d’un fiato.

In TIME-LAPSE, la prima di queste tre storie, si racconta del rapporto sentimentale tra un uomo e una donna che, proprio come dentro a un film a velocità accelerata, ripercorrono gli istanti di vita vissuti insieme; istanti a cui restano aggrappati in un circuito ripetitivo ma non chiuso, perché ad ogni giro completato la ripartenza è accompagnata sempre da una piccola rinascita, piccola quanto un granello di sabbia. Nella seconda storia TRENTACENTIMETRI si consuma la trasformazione di un uomo nell’oggetto sessuale da parte della sua donna; e quando diciamo trasformazione, la intendiamo nel senso più letterale della parola. Non abbiamo, però, voluto puntare su strabilianti effetti speciali o su formule magiche di fiabesca memoria, anche se un pochino di magia l’abbiamo dovuta usare per forza, ci ha stupito piuttosto dover ammettere che anche ciò che definiamo surreale possa essere vissuto con estrema naturalità, soprattutto quando quella trasformazione che lo genera, il surreale cioè, è frutto di amore, qui sicuramente erotico, ma sempre di amore si tratta. Infine in HANK&TESS abbiamo voluto raccontare l’incontro tra due anime smarrite, due ultimi che si sforzano con fatica di risalire la china di quella società che li ha emarginati, relegandoli negli angoli più bui; e quando ci riescono, anche se solo per un illusorio momento, raggiungono quello stato di grazia che giustifica tutta la loro vita, la riempie di senso e da finalmente movimento ai loro cuori, da sempre troppo compressi. E l’amore cos’è se non movimento; e non solo “quel tipo di movimento” anche se di quello noi parleremo, forse in alcuni punti un po’ esplicitamente ma sempre con grande ironia, eleganza e profondo rispetto, non dimenticando di aggiungere qua e là un pizzico di poesia che non guasta mai quando si parla di coppia e, perché no, anche quando si parla di sesso.

SHOTS . liberamente ispirato dai racconti di Charles Bukowski  di e con Francesco Bernava e Alice Sgroi organizzazione Filippo Trepepi . Una produzione MEZZARIA TEATRO

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