MESSINA. «Chiediamo al Sindaco di promuovere una politica dedita alle attività commerciali della nostra città che stanno morendo lentamente e di risolvere definitivamente l’annosa vicenda decennale della galleria Vittorio Emanuele così come promesso nei suoi video e comizi elettorali. Purtroppo, ancora una volta, i video del Sindaco restano solo degli spot». Parole dell’ex consigliere comunale, nonché presidente di Missione Messina, Santi Daniele Zuccarello, che in una nota ripercorre la storia recente di uno dei luoghi simbolo della città, chiedendo al primo cittadino di tutelare gli imprenditorie le varie realtà che decidono di investire al suo interno.

«Era il lontano anno 2010 precisamente dieci anni fa, (Giunta Buzzanca) – scrive – quando iniziò il calvario degli esercenti della Galleria Vittorio Emanuele. Dopo interventi di riqualificazione la Galleria divenne luogo di incontri e di lavoro.Tante le imprese nate all’interno ma, questo nuovo “salotto” messinese, durò pochissimi anni. Tutto a causa di alcune denunce dei proprietari degli immobili al suo interno e per dei cavilli regolamentari. Si sequestrarono tavoli sedie e non si concesse più l’occupazione di suolo pubblico alle singole attività. Da lì pian piano la Galleria si spense diventando luogo di predatori notturni e vandali. Eppure un esercente non ha mai smesso di crederci e ancora resiste ai vari attacchi mantenendo la sua attività ma, anche lui oggi è stanco. La galleria fu spesso vandalizzata, svuotata e dimenticata, ed in questi dieci anni sono stato promotore di diverse iniziative di protesta per la sua riqualificazione, dalle notti bianche in Galleria ai tavoli tecnici infiniti, ad una battaglia burocratica e regolamentare in consiglio comunale con al mio fianco gli operatori commerciali. Dopo anni di lotte, il Consiglio Comunale approvò la modifica regolamentare per rendere possibile la richiesta di concessione  dagli operatori. Ma tutto questo non è mai bastato, assessori e dirigenti hanno sempre trovato un modo per ostacolare questo iter. Nella Galleria Vittorio Emanuele non si deve lavorare! Abbiamo anche proposto l’adozione della Galleria ad associazioni costituite dagli stessi commercianti che se ne sarebbero presi cura con una manutenzione ordinaria. Un luogo quindi sempre pulito e sicuro. Nulla! Dopo una decade, cambiano le amministrazioni ma siamo sempre fermi con le quattro frecce».

«Ad oggi – conclude – i nostri piccoli imprenditori stanno cercando di uscire da sotto al treno che li ha travolti e non è accettabile che si continui con ordinanze valide solo per il comune di Messina. Queste agevolano uno spostamento della clientela verso la provincia determinando una ulteriore perdita economica oltre quella già presente per il Coronavirus».

 

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