MESSINA. «Di fronte alla confusione e alla disorganizzazione di un’Amministrazione Comunale quantomeno disorientata, il Partito Democratico ha insediato l’Osservatorio Permanente sulla Crisi Idrica per monitorare costantemente le questioni legate all’erogazione di acqua in città, stanare Giunta e partecipate, mettere a disposizione idee e proposte. Ne fanno parte il Deputato Regionale, Calogero Leanza, il Coordinamento Provinciale, il Gruppo Consiliare, i Consiglieri Circoscrizionali ed esperti del settore. Di fronte alla mancata trasparenza e alla superficialità delle informazioni alla cittadinanza, occorre un’operazione verità per poter programmare interventi puntuali» a scriverlo in una nota Armando Hyerace.
«Per questi motivi- scrive- il gruppo consiliare sta predisponendo un’interrogazione al Sindaco innanzitutto per conoscere la portata giornaliera degli acquedotti della Santissima e del Fiumefreddo, la portata dei pozzi cittadini, la percentuale di riempimento dei serbatoi cittadini, la portata totale delle infrastrutture idriche per valutare l’effettiva riduzione di disponibilità di acqua in città, anche in relazione all’eventuale cessione al Comune di Taormina e ad altri comuni della zona jonica. Sono centinaia le segnalazioni che evidenziano un sostanziale mal funzionamento del COC, in termini di risposta (i telefoni squillano a vuoto) e di intervento, e per questo chiederemo l’elenco delle richieste di intervento acquisite e i fogli di marcia delle autobotti, così da offrire alla cittadinanza chiarimenti su priorità, scelte di intervento e richieste inevase»
«È davvero irragionevole come nessuno voglia assumersi la responsabilità di una gestione disastrosa ed in tal senso, con maggiore umiltà, i vertici di Amam, gli Assessori alla Protezione Civile e alle Pianificazione ed Efficientamento Risorse Idriche ed Energetiche, dovrebbero valutare il proprio operato e renderne conto alla città -scrive- L’accesso all’acqua è un diritto inalienabile e Amam e Amministrazione comunale non appaiono in grado di garantirlo più per incapacità gestionale che per cause “naturali”. La condivisione dei dati e delle condizioni strutturali del sistema di distribuzione e di supporto alla crisi idrica, quindi, rappresenta il punto fondamentale per provare ad impostare strategie di contenimento e razionalizzazione. È inaccettabile procedere nella condizione attuale con parti di città completamente a secco ed altre che ricevono l’acqua»
«L’Osservatorio Permanente sulla Crisi Idrica prende atto che di fronte al proprio fallimento il Sindaco si sia finalmente rivolto, come il PD aveva suggerito qualche giorno fa, alla Prefetta Cosima Di Stani. Attraverso i poteri prefettizi si potrà finalmente realizzare, una delle proposte dell’Osservatorio: la requisizione di pozzi privati presenti in città, che erogano acqua ad istituti religiosi e supercondomini, previa verifica di portata e potabilità cosi da coinvolgere in maniera solidale tutta la città in una crisi che tiene all’asciutto migliaia di messinesi -continua- L’Osservatorio sta, poi, definendo una proposta di razionamento funzionale delle risorse idriche per gestire al meglio la distribuzione dentro gli “anelli” cittadini che erogano l’acqua per caduta e che, nella situazione attuale – ridottissimi tempi di fornitura, e quindi bassissima pressione – lascia a secco i piani alti e alcune zone che dovrebbero avere l’acqua per risalita. Con il sistema di distribuzione di Messina, l’estensione territoriale, l’orografia e le altimetrie della rete, occorre garantire tempi congrui di erogazione ad una corretta pressione affinché tutte le utenze dei singoli anelli possano essere raggiunte e ricolmati i serbatori privati. Ecco perché aumentare i tempi di erogazione ma a giorni alterni in diverse zone della città, in sostituzione di quella attuale giornaliera di pochissime ore, potrebbe garantire il riempimento dei serbatoi nei piani alti o in quelle zone dove in questo momento l’acqua non arriva. Ciò consentirebbe una gestione più oculata da parte delle famiglie che sapendo con certezza quando riempiranno i serbatoi potranno gestire l’acqua per uso domestico fino alla successiva ricolmatura, anche dopo 48 ore»
«Occorre -conclude- uno sforzo univoco che coinvolga tutti i soggetti istituzionali a partire dal Consiglio Comunale e dai Consigli Circoscrizionali, i cui componenti, in assenza di adeguate risposte da parte dell’Amministrazione centrale, sono diventati i principali punti di riferimento di un disagio crescente e che l’Amministrazione Comunale non può continuare a coprire con rassicurazioni di circostanza. Il Partito Democratico ribadisce la propria disponibilità, ma senza un’operazione verità e un bagno di umiltà dell’Amministrazione Comunale la crisi procederà inesorabile. »
A prendere parola sulla decisione del PD anche l’assessore con delega alla Protezione civile Massimiliano Minutoli: «Ringraziamo il partito democratico che con l’istituzione dell’osservatorio permanente contribuirà a risolvere la crisi idrica che attanaglia la Sicilia- spiega- Auspichiamo che l’onorevole Leanza abbia messo le professionalità del loro osservatorio anche al servizio della cabina di regia e del Presidente Schifani per contribuire ad una celere risoluzione della crisi in tutta l’Isola. Questa Amministrazione fin dall’inizio ha messo in atto tutte le azioni possibili e prosegue giornalmente per dare risposte. Ricordiamo che il Sindaco per primo a febbraio 2024, ancor prima del riconoscimento dell’emergenza da parte del Governo regionale ha avviato un dialogo con il Prefetto. Ci compiacciamo che il Pd abbia almeno l’onestà intellettuale di riconoscere che a fronte di alcune zone, che noi per primi abbiamo individuato, e che soffrono per la carenza idrica ci sia la gran parte della città che non subisce alcun disagio. L’impegno dell’Amministrazione è chiaramente rivolto a dare risposte concrete proprio a quelle zone che per vari motivi soffrono più degli altri. Il COC sta rispondendo a tutte le segnalazioni ricevute, e i tecnici AMAM sono sul campo per eseguire interventi mirati. Ogni giorno – prosegue l’Assessore – il COC risponde a circa 300 telefonate, di queste il 60% circa è riferita a problemi legati alla carenza idrica. Riceviamo circa 80 richieste di intervento con autobotti e il 70% di queste viene soddisfatto. Molti disagi non sono solo legati alla carenza di acqua, ma anche a problemi strutturali degli impianti, a volte privati come nei casi dei condomini. Nelle scorse ore, ad esempio, è stato possibile intervenire in via Sciva e nel rione Ogliastri, per ripristinare l’erogazione dell’acqua. Per coloro che hanno poi serbatoi ai piani alti, in terrazze o in posizioni difficili da raggiungere per gli operatori, abbiamo effettuato dei sopralluoghi e stiamo trovando soluzioni mirate. È attivo al COC la funzione F2, con il supporto dell’ASP, per assistere le fasce più deboli della popolazione in collaborazione con Messina Social City e l’Assessorato alle Politiche sociali. Stiamo mettendo in campo tutte le azioni necessarie per dare risposte ai cittadini», conclude Minutoli.