MESSINA. Mentre si avvicina a grandi passi la seconda delle scadenze dettate ad agosto dal sindaco Cateno De Luca per lo sbaraccamento (il 31 dicembre, la demolizione di tutte le baracche), che ovviamente farà la fine della prima, di scadenza, quello dello sgombero di tutte le famiglie, ovviamente mai avvenuto, nonostante entrambi i termini siano previsti da un’ordinanza tuttora il vigore, giustificata dalla necessità di ottenere lo stato di emergenza (poi negato) qualcosa si continua a muovere sottotraccia.

Stamattina l’amministratore unico dell’impresa VI.MA Costruzioni srl Antonino Randazzo ha provveduto oggi a Palazzo Zanca a consegnare al vicesindaco Salvatore Mondello le 46 unità immobiliari di Camaro sottomontagna, realizzate dallo IACP di Messina, che serviranno in parte per il trasferimento delle famiglie di via Cacciola, le cui baracche sono a concreto rischio crollo per ovvi problemi strutturali.

Venerdì 14 si procederà alla scelta degli alloggi da parte degli aventi diritto secondo la graduatoria già stilata e sabato 15 alla consegna degli stessi direttamente in loco. “Abbiamo proceduto ad accelerare i tempi per come ci siamo impegnati – ha dichiarato il sindaco De Luca – l’assegnazione di questi 46 alloggi rientra nella strategia di accelerazione che comunque l’Amministrazione comunale, nonostante il mancato riconoscimento della dichiarazione dello stato di emergenza, sta portando avanti”.

Anche a Fondo Fucile le cose si muovono: ad otto famiglie della baraccopoli sorta negli anni ’70 di fronte al Policlinico, sono stati assegnati altrettanti alloggi. Sette nel complesso di rione Palmara in via del Santo, un altro sempre a Fondo Fucile, in una sistemazione più dignitosa.

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