MESSINA.  Si conclude con quattro condanne il processo per l’escalation di rapine ai danni di negozi ed attività del centro cittadino. Colpi effettuati tra settembre 2016 e gennaio 2017 che avevano messo in allarme diversi commercianti ed operatori economici. Il processo era nei confronti di Salvatore Di Paola, Antonio Mangano, Andrea Giacalone e Vincenzo Nunnari, che sono stati giudicati con l’abbreviato.

Il gup Eugenio Fiorentino ha condannato Di Paola a 11 anni e 10 mesi,  Mangano a 9 anni e 4 mesi, Giacalone a 5 anni e 2 mesi e Nunnari a 2 anni e 10 mesi. Tutti hanno ottenuto la riduzione di un terzo della pena avendo chiesto il giudizio con il rito abbreviato.  Il giudice ha disposto anche assoluzioni parziali per due rapine.

La difesa è stata  rappresentata dagli avvocati Antonello Scordo e Salvatore Silvestro.

Fu un’indagine della Squadra mobile a risalire ai responsabili  dei colpi ai danni di una gioielleria, una macelleria, una rivendita di tabacchi, una compagnia assicurativa ed un’agenzia di servizi. Rapine messe a segno con metodi sbrigativi ed allarmanti. Le indagini conclusero che i rapinatori spesso studiavano l’obiettivo da rapinare, oppure si facevano passare per romeni. Dalle intercettazioni venne fuori inoltre, che i rapinatori erano scaramantici. Per le rapine sceglievano gli abiti in base al colore sperando che una tinta o un’altra potesse influire sul buon esito del colpo.

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