MESSINA. Il documento, di fuoco, è arrivato sui tavoli dell’assessore al Verde Daniele Ialacqua, e dei presidenti di terzo e quarto quartiere, Natale Cucè e Ciccio Quero: “Tagliare le chiome degli alberi come è stato fatto in questi giorni equivale ad ammazzarli”. Firmato Alessandro Giaimi, l’agronomo esperto a titolo gratuito dell’Amministrazione.

«Spiace constatare che, in occasione delle avviate potature a seguito dei nuovi appalti assegnati per il 2018, si sono riprese le cattive abitudini che si sperava fossero state ormai definitivamente messe da parte – accusa Giaimi – Ci si riferisce alle capitozzature che in maniera scriteriata sono alla base dei tagli che hanno interessato la via Cesare Battisti, via dei Verdi e le altre vie ad incrocio. Più e più volte si è cercato di informare amministratori, dirigenti e funzionari comunali, consiglieri e comuni cittadini sui gravi danni provocati dalle capitozzature – spiega l’agronomo – In passato sono state trasmesse relazioni, stampe, perizie, tutte tese a dimostrare l’estrema dannosità di questa “non potatura”, eppure, evidentemente, si persiste con questo modus operandi».

Nei giorni sorsi, infatti, in alcune delle vie del centro, le cime degli alberi sono state letteralmente “tagliate via” dagli operai della ditta affidataria dell’appalto, la Construbo. Pratiche contro la quale Giaimi si scaglia violentemente. «Questo spiega, d’altra parte, il motivo per il quale il sottoscritto, a differenza delle altre volte, non è stato coinvolto nell’incontro preliminare con le ditte affidatarie dei lavori, durante il quale cercavo di illustrare le linee guida cui le ditte si dovevano conformare nell’eseguire i tagli, e ammonivo che mai avrebbero dovuto capitozzare gli alberi. Più volte si è cercato di persuadere che, se per qualche ragione la capitozzatura fosse stata l’unica alternativa, si sarebbe dovuto preferire l’abbattimento con contestuale sostituzione. Meraviglia – continua – che neanche le diverse denunce cui codesto Dipartimento, e il sottoscritto, sono stati chiamati a dare conto in questi ultimi anni, relative a tagli di potatura avvenuti in passato, siano state sufficienti a suggerire una maggior prudenza e l’adozione definitiva delle tecniche di potatura corrette. Per quanto sopra – conclude – il sottoscritto invita, ancora una volta, i direttori dei lavori preposti a un’azione di formazione preventiva e di sorveglianza assidua degli operatori delle ditte affidatarie deputati ai tagli, e si dissocia dalle modalità finora seguite».

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