MESSINA. Cateno De Luca frena gli entusiasmi sulla realizzazione del ponte sullo Stretto, il cui via libera è arrivato ieri in consiglio dei Ministri. Il leader di Sud chiama Nord, sfegatato sostenitore della prima ora dell’opera, tanto da aver organizzato, quando era ancora deputato regionale alla prima esperienza all’Ars, una manifestazione a Roma in favore del ponte, oggi che i giochi sembrano fatti si dimostra scettico, dubbioso, e lancia sul tavolo un’ipotesi “complottista”: e cioè che il ponte (che, spiega, non crede che “il Governo abbia davvero la volontà di realizzare”) sia una cortina fumogena per poter far realizzare il progetto di autonomia differenziata lanciando un contentino al Meridione d’Italia. Di seguito la sua nota. “Oggi in Consiglio dei ministri sarà riesumata la società ponte sullo stretto di Messina che già ha bruciato centinaia di milioni di euro in consulenze e altro. Ricordiamo bene le posizioni in passato della Lega in merito alla realizzazione di questa importante infrastruttura. Oggi hanno cambiato idea? No! La verità è che necessitano di un espediente per distrarre l’attenzione dei meridionali rispetto a alle conseguenze dell’autonomia differenziata. In condizioni diverse la notizia di un ritrovato interesse non potrebbe che renderci felici, in realtà però alla luce del quadro che si delineerà con l’attuazione dell’autonomia differenziata è chiaro che non ci saranno più le risorse per potenziare la logistica che rende funzionale il ponte sullo stretto di Messina. L’attuazione dell’autonomia differenziata determinerà l’assenza di risorse per l’alta velocità, l’alta capacità, il potenziamento dei porti, l’ampliamento della rete autostradale. Il risultato sarà che avremo l’autonomia differenziata, ma non ci saranno né il ponte sullo stretto di Messina né le infrastrutture necessarie per risolvere il divario Nord Sud. Non crediamo infatti che il Governo abbia davvero la volontà di realizzare il ponte sullo Stretto di Messina. Se fosse così vorremmo invece conoscere l’entità degli investimenti complessivi pensati per il meridione. Ovvero tutti quegli interventi che potrebbero consentire al Sud di fare realmente il salto di qualità in termini di crescita e di sviluppo. Sono purtroppo convinto che se prima arriverà l’autonomia differenziata il ponte sullo stretto di Messina non sarà mai realizzato perché non ci saranno le risorse per collegare a quest’opera strategica tutte le opere connesse e che ovviamente ne rendono funzionale la realizzazione del ponte stesso”, conclude De Luca.

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