Un appello per sdrammatizzare, per strappare un sorriso, per allentare la tensione. Due minuti e 45 secondi comunque taglienti e a tratti cattivi, quelli utilizzati da Angelo Campolo, attore e regista messinese, per “vestire i panni” di un sindaco Renato Accorinti che fa le prove generali del suo discorso prima che si avvii la seduta dedicata alla mozione di sfiducia. Un sindaco che, alla verosimiglianza di alcuni pensieri, dà voce alle considerazioni peggiori a suo carico, facendosene beffardamente interprete. Buon ascolto.

 

 

Angelo Campolo

Angelo Campolo, 33 anni, attore e regista. Diplomato alla scuola del Piccolo Teatro di Milano, ha lavorato con registi come Luca Ronconi, Antonio Calenda, Enzo Vetrano e Stefano Randisi (per i quali interpreta il protagonista maschile in Trovarsi (2011) di Luigi Pirandello al fianco di Mascia Musy), Stefano De Luca e Giampiero Cicciò. Tra il 2015 e il 2016 è protagonista in Amleto di Shakespeare, per la regia di Ninni Bruschetta, e ne Il bugiardo di Goldoni, diretto da Giorgio Bongiovanni. Fondatore e direttore della compagnia Daf – Teatro dell’esatta fantasia, per la quale ha ideato e diretto numerosi spettacoli, distinguendosi per i temi legati alle problematiche sociali e l’impegno nel settore della formazione. Finalista al premio UBU 2016 come miglior attore under 35, ha vinto il premio “Scintille” alla 35esima edizione del festival di Asti, con una riscrittura dell’Otello di Shakespeare, e il premio “Giovani Realtà” 2016 dell’Accademia Nazionale “Nico Pepe” di Udine. In televisione ha recitato tra i protagonisti della popolare miniserie TV Tutti i padri di Maria (regia di Luca Manfredi, con Lino Banfi e Lino Toffolo) e nella serie d’autore Non Uccidere diretta da Giuseppe Gagliardi. Per il cinema è stato tra i protagonisti del film Seconda primavera (2016) di Francesco Calogero ed è stato diretto da Renato De Maria, Pappi Corsicato, Luis Prieto e, nel corto Il volo, da Wim Wenders

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