MESSINA. «Secondo il Rapporto Istat 2019 sulle donne vittime di omicidi, delle 111 donne uccise nel 2019, l’88,3% è stata uccisa da una persona conosciuta. In particolare il 49,5% dei casi dal partner attuale, corrispondente a 55 donne, l’11,7%, dal partner precedente, pari a 13 donne, nel 22,5% dei casi (25 donne) da un familiare (inclusi i figli e i genitori) e nel 4,5% dei casi da un’altra persona che conosceva (amici, colleghi, ecc.) (5 donne). Per oltre la metà dei casi le donne sono state uccise dal partner attuale o dal precedente e in misura maggiore rispetto agli anni precedenti: il 61,3% delle donne uccise nel 2019, il 54,9% nel 2018 e il 54,7% nel 2014. Quante donne dovranno ancora morire?». Così, in una nota, commenta il report la referente Pari Opportunità Messina in Azione, Concetta De Francesco, che annuncia anche un percorso informativo, attraverso webinar, per sensibilizzare le persone alla tematica.

«Solo pochi giorni fa un’altra donna di 40 anni è stata uccisa dal marito a Roma per strada. Non è però l’unica violenza che una donna subisce: quante vittime di violenza anche psicologica, oltre che fisica se non entrambe – prosegue – Donne che non si accorgono che hanno vicino il loro carnefice o che nonostante ne siano consapevoli hanno paura di denunciare per svariati motivi: paura del giudizio altrui, paura di ritorsioni da parte proprio del loro carnefice, paura di non essere sufficientemente protette dalle Istituzioni, paura della burocrazia troppo lunga ma anche per non sapere a chi rivolgersi concretamente».

«Azione Messina è con le donne, sempre al loro fianco», si legge nella nota di Concetta De Francesco, che a nome di tutti gli iscritti al Gruppo, auspica un maggiore sostegno a queste donne. «È necessaria una maggiore informazione ma soprattutto una burocrazia più snella. Non devono trascorrere mesi affinché una donna si debba sentire al sicuro, non devono passare anni, una donna non deve aspettare di avere ulteriori prove, ulteriori ore con il suo aguzzino».

«Una donna deve essere protetta e allontanata il prima possibile da queste situazioni. Il Gruppo sottolinea con forza che la violenza non è mai amore, ci sono ferite che non si vedono sulla pelle ma che stanno nell’anima. Non è amore il mancato rispetto, lo sminuire la persona che si ha accanto o se si tarpano le ali nel mondo professionale come se la donna fosse una proprietà – conclude la nota – Per questo il Gruppo proporrà un percorso informativo, attraverso webinar, sensibilizzando sui vari temi delle Pari Opportunità».

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