MESSINA. Come procedono i lavori il ripristino del Parco Aldo Moro? Bene. O almeno questo è quanto assicura l’assessore Francesco Caminiti con deleghe alla Transizione Ecologica e alle Politiche Ambientali: «Mancano solo la piantumazione del verde e gli arredi. La consegna dei lavori è prevista entro il 31 dicembre e al momento le ditte sono in regola con il cronoprogramma». Poco più di un mese, quindi, e tornerà ad essere fruibile il grande giardino da quasi 14mila metri quadrati sulla circonvallazione sulla cima del “curvone” di viale Regina Margherita, che sarà dedicato anche a ricerche ambientali da parte dell’Ingv, Istituto nazionale di geologia e vulcanologia (che formalmente dispone delle aree), col potenziamento delle reti di monitoraggio in ambito urbano ed extraurbano, con 38 stazioni sismiche.

Tutti i cantieri, spiega infatti l’assessore, hanno ricevuto come indicazione di completare gli interventi all’interno dell’area a verde sul cuore del Colle dei Cappuccini entro fine anno. Anche se, spiega, «ogni cantirere può avere le sue problematiche». L’ultimo aggiornamento è stato dato proprio ieri sulla pagina Facebook “ForestaMe” (iniziativa che ha finanziato il ripristino del parco, qui il link): «L’aiuola, caratterizzata da anelli concentrici, è in fase di ultimazione: presto accoglierà un rigoglioso prato verde e tutte le specie arboree previste dal progetto. Inoltre, volgendo lo sguardo verso il mare, la Passerella Vivonne risulta in corso di completamento».

Ma cosa prevede il progetto? «Il progetto è abbastanza ambizioso e visionario – si legge su Lettera Emme Magazine – strutture d’arte realizzate con le siepi, giganteschi anelli, grosse ali di gabbiano e panchine da cui godere un panorama a 180° sullo Stretto. Cinque i punti panoramici individuati: la tolda sul porto, con vista sulla Falce; lo Stretto incorniciato, con una cornice aperta in corten; lo sguardo oltre la siepe, attraverso due finestre che si stagliano dalla vegetazione; gli anelli del paesaggio e il forte Vivonne, una sorta di torre di guardia di cui restano le antiche vestigia».

Il comune di Messina ha impegnato quasi due milioni di euro per il recupero della struttura, dopo l’accordo preso con l’Ingv: il Comune usufruirà delle arre grazie alla concessione in comodato gratuito di una parte del polmone verde per una durata di 30 anni. Un accordo preso nel dicembre 2017 dall’amministrazione di Renato Accorinti (e mai entrato in vigore) e perfezionato a dicembre 2021 dall’ex sindaco Cateno De Luca. Da lì in poi il silenzio, rotto a febbraio dalla gara d’appalto da 1.380.732 euro per i lavori di ripristino delle condizioni del parco: fondi legati alla risorsa finanziaria REACT EU la cui scadenza di rendicontazione è al 31 dicembre del 2023. Il fine da perseguire con il contratto è la riabilitazione del verde urbano mediante l’incrementazione del patrimonio arboreo e floreale secondo gli obiettivi della European Green Deal. Ad aprile l’avvio dei lavori (in sinergia con l’Ingv) insieme ad altri tre progetti pilota rientranti nell’iniziativa “ForestaMe”.

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