MESSINA. “Paramassi, non paracazzi” (qui il video). Una battuta (molto, molto infelice) del sindaco Cateno De Luca scatena l’ira della deputata del Movimento 5 stelle Angela Raffa, che accusa il primo cittadino di insulti sessisti. Il caso è scoppiato ieri sera, quando la parlamentare ha pubblicato uno stralcio di diciassette secondi in cui De Luca la deride per una sua interpretazione di un post precedente (in cui Angela Raffa dichiarerebbe l’esistenza di un progetto per una galleria paramassi nello sventurato tratto di statale 114 che passa da Capo Alì, su cui ogni tre o quattro mesi franano sassi dal costone), e si produce in un gioco di parole dcisamente deprimente. “Allora Angela, scusa un attimo ahh ho capito, Angela Raffa dice che c’è pronto un progetto per fare la galleria paramassi, non paracazzi, p-a-r-a-m-a-s-s-i” (qui il video), dice testualmente De Luca, inquadrandosi col cellulare e facendo sfoggio di una vistosa croce di legno al collo.

Immediata la reazione sdegnata dell’esponente pentastellata, affidata ad un post di Facebook: “Così si esprime nei miei confronti non “fragolone86”, non l’odiatore da social o la terza fila della politica, non il consigliere di qualche piccolo comune – scrive Angela Raffa – Questo è il modo di esprimersi pubblicamente, come manco nelle peggiori osterie, del Sindaco della Città Metropolitana di Messina, della tredicesima città italiana, già “onorevole” all’Assemblea Regionale Sicilia, già candidato alla presidenza della Regione e che ha annunciato che si candiderà sempre per la presidenza regionale anche alle elezioni del prossimo anno. Parliamo di Cateno De Luca”.

Giustamente indignata, la parlamentare spiega la situazione: “Mi mette in bocca (“Angela Raffa dice che”) frasi volgari con allusioni al “parare organi sessuali maschili”. Alcuni proprio non riescono a farsi andare giù che le donne possano ricoprire incarichi importanti a loro non sottoposti. Pertanto usano espressioni che mai avrebbero pronunciato ad un uomo. Credo sia tutto chiaro e non ci sia altro da aggiungere al comportamento di questi mariti amorevoli e padri premurosi con le loro figlie”, conclude la deputata, non prima di lanciare un’altra stoccata al sindaco di Messina: “Nel merito poi il sindaco non ne indovina una, attribuendomi frasi mai dette e non avendo la più pallida idea della situazione progettuale”.
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