MESSINA. Orche in Sicilia? Ne sono state avvistate tre, di cui un maschio adulto ripreso dal pescatore sportivo Simone Vartuli mentre si avvicinava all’imbarcazione del messinese che navigava nello Stretto di Messina.

Le immagini non sono ad alta risoluzione, ma il video è stato pubblicato sulla pagina Facebook “Marecamp”, che ha classificato il mammifero nella specie “Orcinus orca”. Probabilmente, si legge ancora sul post Facebook dell’associazione firmato da Caretta Claretta, l’esemplare si stava cibando.

“Pur non avendo immagini ad alta risoluzione per poter confrontare al meglio le pinne dorsali degli animali, è molto probabile che si tratti delle stesse orche islandesi (Orca Guardians Iceland) che per giorni hanno sostato davanti a Genova (Tethys Research Institute, Menkab: il respiro del mare) – continua il post – Preoccupa vedere mancare all’appello il quarto individuo, ma c’è chi dice di averne visti proprio 4 lo stesso pomeriggio nello Stretto e noi speriamo tanto che future segnalazioni possano confermarlo”.

“Questa mattina il team dell’associazione Marecamp Onlus sarà impegnato nella sua consueta attività di monitoraggio nelle acque antistanti Catania e si manterrà in continuo contatto con le autorità portuali locali (Corpo delle Capitanerie di Porto e Guardia Costiera). Due biologi marini dell’associazione osserveranno invece lo Stretto di Messina da terra per poter segnalare il pod qualora fosse ancora nelle vicinanze”.

“Confermare che si tratti delle stesse orche di Genova aggiungerebbe un importante tassello per comprendere le motivazioni che hanno spinto fin qui questa specie tanto rara per il Mediterraneo e accertarsi se stanno facendo finalmente rotta verso Gibilterra o meno”, auspica Marecamp.

“Raccomandiamo a tutti i naviganti, qualora dovessero avvistare balene e delfini, di rispettare il codice di buona condotta per l’osservazione dei cetacei (Accobams Dolphins-Whales) e di segnalare agli esperti la loro presenza aiutando così la ricerca e la tutela di questi mammiferi marini. In caso di avvistamento delle orche, invece, sollecitiamo tutti a chiamare il 1530 e a non avvicinarsi agli animali. Sono già particolarmente stressati, probabilmente disorientati o malati, e qualunque atto inesperto potrebbe compromettere il loro ritorno a casa”.

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