MESSINA. «Fino a quando mi sarà consentito di essere utile alla città farò il Sindaco di Messina. Se le lobby e certi poteri forti riusciranno a paralizzare la nostra azione amministrativa mi dimetterò per amore e rispetto nei confronti della città e ritornerò al mio lavoro. Intanto per ora faccio il Sindaco senza se e senza ma». Parole del primo cittadino Cateno De Luca, che torna a tirare in ballo le “lobby”, a parlare di intimidazioni, ad attaccare la stampa e a prospettare le proprie dimissioni, già annunciate (e presentate) più volte, in un lungo intervento sui social in merito al secondo Palazzo di Giustizia, in cui replica punto per punto alle contestazioni mosse dal movimento MessinAccomuna.  

«Non intendo risuscitare certi cadaveri della malapolitica, ma semplicemente respingere al mittente certe mediatiche intimidazioni», scrive De Luca, che se la prende con un articolo di stampa e con una nota del gruppo  di cui fa parte l’ex sindaco Accorinti, che proprio ieri aveva prospettato un’ipotesi di danno erariale, definendo la sua proposta di realizzare il secondo Malagiustizia in via La Farina “un’aberrazione urbanistica”.

«Tale articolo – sbotta il sindaco su Facebook – prende spunto dall’ennesimo attacco di Accorinti e suoi sodali, ai quali non intendo replicare perché della loro malagestio politica ed economico /finanziaria ne dovremo parlare in Tribunale essendo stato querelato da questi mistificatori di professione. Basta ascoltare il mio intervento tenuto in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario per dimostrare quanto è farneticante questo articolo e quanto è falso e velenoso il comunicato dei superstiti di Accorinti: mi auguro che l’autore dell’articolo ascolti i quindici minuti di intervento e provveda, per quel che mi importa, alle rettifiche del caso», prosegue, prima dei entrare nel merito dell’argomento.

«Le novità legislative di settembre 2015 accentrano le competenze per l’edilizia giudiziaria al Ministero di Giustizia non con le modalità contemplate nelle convenzioni sottoscritte a febbraio 2017 e febbraio 2018 ove il comune ha semplicemente abdicato a tutta la materia», scrive ancora il primo cittadino. «Ho sostenuto nel mio intervento che il progetto esecutivo se non servirà per il Palagiustizia lo useremo per realizzare la cittadella dei servizi municipali ampliando anche gli attuali parcheggi. In via La Farina sono stati realizzati di recente palazzi di oltre dieci piani pertanto ci troviamo di fronte all’ennesima mistificazione urbanistica. Noi lo abbiamo predisposto un progetto di fattibilità tecnico economico, che è stato apprezzato dalla Conferenza Permanente del Tribunale di Messina. Accorinti ed i suoi sodali si sono limitati a scaricare tutto sul Ministero e per il resto filosofia allo stato puro. La vicenda del Palagiustizia – prosegue – è la dimostrazione dell’inettitudine di intere generazioni politiche (ben 35 anni anni di chiacchiere !!!) spalleggiate da certa stampa che ha sempre preteso di comandare la città per ovvi e diffusi interessi piuttosto che fare obiettiva informazione. Se il Sindaco De Luca lo sa fare lo vedremo a tempo debito ma una cosa intanto è certa: il Sindaco De Luca lo sta facendo ogni giorno nonostante le crescenti intimidazioni subite ed i ripetuti e palesi pregiudizi manifestati da certa stampa».

 

 

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Giancarlo
Giancarlo
28 Gennaio 2019 15:07

Ma magari si dimettesse, non se ne può davvero più! Sono mesi che parla (anzi, urla) e non fa nulla. Il sindaco più zallo che Messina abbia mai avuto.