MESSINA. Si discute ancora del caso “blitz anti-nudisti” alle montagne di sabbia. Dopo le varie prese di posizione di queste ore, a intervenire è anche Volt Messina, in una nota dei coordinatori territoriali Massimiliano Milazzo e Veronica Pagano.

«Un moralismo ipocrita e pretestuoso, che non rende affatto onore al corpo di Polizia Municipale né alla città – dichiara Pagano –  La giurisprudenza si è più volte espressa favorevolmente sulla pratica del nudismo. La tutela del pudore non deve mai essere un pretesto per mortificare la libertà di autodeterminazione dell’altro, con giudizi pregiudizievoli e generalisti. È ora che si garantiscano spazi riservati regolarizzati che consentano (a chi lo voglia) di poter vivere lecitamente e liberamente il proprio rapporto con la natura».

Volt supporta pertanto a pieno titolo la richiesta di Arcigay Messina di convocazione urgente di un tavolo tecnico tra Prefettura, Amministrazione comunale, Demanio e Regione: “Un passo dovuto ai fini della regolarizzazione dell’area che mai nessuna Amministrazione ha voluto avviare”. Il partito sottolinea inoltre la necessità di una progettazione di riqualificazione dell’intera area. «È sotto gli occhi di tutti – commenta Milazzo – lo stato decennale di degrado e abbandono in cui versa quel tratto di costa, come altri purtroppo. Sversamento di liquami in mare, strada di accesso soggetta a erosione: sono solo alcune delle criticità su cui bisogna intervenire. Se l’ente ha finalmente deciso di dare decoro all’area, avvii la progettualità necessaria e la fase di ascolto di tutta la cittadinanza locale»

Volt, infine, stigmatizza sia la celebrazione social dell’intervento sia l’indecorosa inclinazione assunta dal dibattito pubblico, “cui certa stampa e certe realtà cittadine hanno strizzato l’occhio, dando il via a posizionamenti lesivi della dignità di ogni persona”. «Auspichiamo pertanto che tutti coloro che se ne sono resi protagonisti adottino atteggiamenti maggiormente rispettosi», concludono.

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COGITO ERGO SUM
COGITO ERGO SUM
28 Luglio 2021 19:27

Cosa ne è stato dei due manufatti abusivi, fatti con pietre, legno e stoffa, costruiti di fronte alla zona degli scogli di CAPO RASOCOLMO, sequestrati durante il blitz ???