MESSINA. Si avvia a diventare il caso dell’estate la multa di 3333 euro ciascuno a due nudisti, sanzionati venerdi mattina per aver preso il sole integrale nella spiaggia di Piano Torre, più conosciuta come “montagne di sabbia”, che da decenni è nota a chiunque in città come spiaggia naturista, senza che questo abbia mai turbato più di tanto la cittadinanza.

Ieri la presa di posizione con l’intervento in difesa dei due da parte di Più Europa e Azione Messina, che chiedevano all’amministrazione di dichiarare come tale la spiaggia per nudisti, sanando di diritto quello che per anni è stato di fatto, ma prima ancora il “mistero” del post autocelebrativo, con tanto di selfie, dell’ispettore che aveva coordinato l’operazione della Polizia municipale: post successivamente cancellato, così come le condivisioni.

Proprio una delle condivisioni cancellate era stata pubblicata sulla pagina facebook del Comitato Messina Nord, che successivamente in una nota ha paventato “cose turche” che accadono in quella spiaggia che, si legge nel comunicato, “ogni giorno soprattutto nel fine settimana dalle 18 in poi quel tratto di spiaggia si trasforma in yuoporn (letterale, ndr)”: circostanza che stride col fatto che i due siano stati multati per “atti contrari alla pubblica decenza”, quindi per aver preso il sole nudi, e non per “atti osceni il luogo pubblico, che invece presuppone il compimento di atti sessuali, come racconta il comunicato del Comitato Messina nord.

Infine, la cosa ha preso una piega  politico-amministrativa, ed è il turno di un’interrogazione a firma del consigliere del Pd Alessandro Russo per conoscere dall’amministrazione le modalità di svolgimento del blitzpresso la spiaggia Capo Rasocolmo San Saba.

Di seguito l’interrogazione.

​Il sottoscritto Alessandro Russo, nella propria qualità di Consigliere Comunale in carica per il mandato amministrativo 2018 – 2023, nellesercizio del proprio potere di controllo e indirizzo,

Rilevato come negli scorsi giorni si sia tenuto un blitzda parte del Corpo della Polizia Municipale presso la spiaggia pubblica di San Saba.
Rilevato che nel citato blitzsono state elevate nr. 2 (due) sanzioni a bagnanti naturisti che stazionavano su tratto di arenile tradizionalmente destinato ad attività naturista e come tale riconosciuto dalle associazioni nazionali di turismo naturista.
Rilevato che di tale blitzrisulta da social network e da organi di stampa che sia stata data comunicazione anticipata da parte di esponenti del Corpo di Polizia Municipale interessati allazione, attraverso foto documentazioni pubblicate sul proprio profilo facebook.
Rilevato che le sopra citate comunicazioni social sulle pagine di alcuni agenti di Polizia Municipale erano accompagnate da commenti molto crudi e offensivi per i frequentatori della spiaggia di San Saba – Capo Rasocolmo.
Rilevato che a distanza di poche ore dal blitzcitato, dalle pagine social sono spariti i post e le foto documentazioni pubblicate qualche ora prima, in concomitanza dellavvio dellazione di sanzionamento dei due bagnati a Capo Rasocolmo.

CHIEDE DI CONOSCERE URGENTEMENTE:

1) Se intendano avviare accertamenti interni al Corpo della Polizia Municipale atti a individuare e sanzionare eventuali profili di responsabilità per agenti, funzionari o dirigenti della Polizia Municipale a vario titolo coinvolti nel c.d. blitzeseguito a Capo Rasocolmo per avere comunicato prima del suo svolgimento, unazione di controllo del territorio e di sanzionamento attraverso i mezzi social; attività che, come tutte le attività di questa natura, devono sempre essere accompagnate da massima riservatezza e assoluto riserbo.
2) Se intendano accertare eventuali profili di responsabilità per agenti, funzionari, dirigenti della Polizia Municipale a vario titolo coinvolti nel c.d. blitzeseguito a Capo Rasocolmo per avere utilizzato in cosa personale (profili social di Facebook) notizie e azioni la cui conoscenza era loro consentita per motivi di ufficio, profilandosi il rischio di potenziale conflitto di interesse e di sfruttamento a fini personali di notizie riservate dellamministrazione.
3) Se non ritengano opportuno di avviare la procedura di individuazione nel tratto finale di litorale di Capo Rasocolmo di una porzione di spiaggia stabilmente destinata ai fruitori naturisti, in ragione della sua storicità di utilizzo, della sua ampia distanza da spiagge fruite dai bagnanti e dalla testimoniata mancanza di fatti e atti osceni, di reati di qualsivoglia natura e di circostanze tali da non consentire in detto tratto di litorale di uno spazio destinato al naturismo vigilato.
4) Se non ritengano infine che la comunicazione ufficiale in merito al blitzeseguito a Capo Rasocolmo non sia stata contraddistinta da moralismo e da pregiudizio nei confronti di chi pratica regolarmente il naturismo, circostanza che ha spinto alcuni fruitori dei social network – sui quali, come risulterebbe da quanto sopra scritto, occorre chiarire anche circa profili di esponenti della Polizia Municipale – a utilizzare toni offensivi, pregiudizievoli e lesivi della dignità dei bagnanti coinvolti dal c.d. blitzeseguito.
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