MESSINA. «L’Osservatorio è nato in seguito ad una serie di convegni promossi dal CESP (Centro Studi per la Scuola Pubblica), finalizzati a denunciare il costante incremento delle spese militari e della circolazione di armi in un contesto internazionale nel quale la guerra nucleare più che mai si profila purtroppo come possibile nefasto orizzonte. In questo contesto l’obiettivo dell’osservatorio è limitare la proliferazione della cultura bellica dentro scuole e università, quindi monitorare e denunciare l’attività di militarizzazione in queste istituzioni». Così si legge nella nota di presentazione dell’iniziativa, che si terrà oggi pomeriggio, lunedì 2 ottobre, all’Atrio del Carmine di Milazzo alle 17:30.

«Fanno parte dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università numerose associazioni e singole persone – spiegano – L’Anpi di Milazzo e il Collettivo Malerba hanno deciso di organizzare questo incontro per far conoscere e dare gambe sul territorio a una realtà che prova a portare alla luce le contraddizioni di un sistema politico nazionale e internazionale che promuove la cultura bellica e ne è fautore, compromettendo i luoghi della formazione che dovrebbero essere liberi dalle logiche di guerra e dai valori militaristi».

«Gli Stati di tutto il globo – affermano gli organizzatori – compreso quello italiano, non badano a spese per alimentare guerre per l’accaparramento di risorse e l’egemonia economica, mentre quelle per scuola, sanità, infrastrutture di prossimità, bonifiche e messa in sicurezza del territorio, diminuiscono sempre più. Un trend, ormai normalizzato anche dallo Stato italiano, che dobbiamo combattere».

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