MESSINA. Le rotte marittime dell’Imperatore Carlo V, nel Mediterraneo, fino allo sbarco di Don Giovanni d’Austria a Messina e l’organizzazione delle flotte che a largo di Lepanto sconfissero i Turchi il 7 ottobre 1571. Sono gli argomenti analizzati nel corso di un convegno organizzato dalla Fondazione Federico II, dall’Assemblea regionale siciliana e dall’associazione Aurora, nell’ambito del Terzo Forum internazionale sugli itinerari culturali del Consiglio d’Europa. Due giorni di dibattito con studiosi italiani e stranieri che hanno fatto il punto sugli itinerari storici marittimi della Casa di Borbone tra il 1500 e il 1600 e analizzato anche gli aspetti produttivi ed economici del tempo e di oggi.  
 
I lavori sono stati aperti dal direttore generale della Fondazione Federico II Francesco Forgione (in foto), che spiega l’importanza dell’iniziativa: «Dobbiamo rafforzare la conoscenza degli itinerari storici non solo per recuperarne la memoria, ma anche per promuovere i territori e quindi l’offerta turistica di queste reti europee.  Non è solo Storia – osserva – è economia,  futuro, valorizzazione delle risorse locali con al centro la promozione culturale e, quindi, settori come la gastronomia, il folclore e l’artigianato dei luoghi».
 
«A questo itinerario si aggiunge, adesso, anche la rotta di Lepanto –  spiega il responsabile culturale dell’associazione Aurora, Enzo Caruso. La nostra idea é di creare una rete tra tutte le città, Messina per prima».
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