MESSINA. Il piazzale antistante la Chiesa Normanna di Santa Maria (fondata nel 1091 da Ruggero I il normanno nella frazione collinare di Mili San Pietro di Messina) è oggi più sicuro. Un transennato in rete metallica, realizzato in questi giorni dal Comune di Messina, separa adesso l’edificio (interamente conservato) dai caseggiati pericolanti del monastero: sarà dunque possibile visitare il monumento senza sostare nelle zone a rischio crolli. Ma per accedere all’interno dell’edificio religioso, sarà necessario un tavolo tecnico inter-istituzionale e ulteriori sopralluoghi, per predisporre gli atti per l’autorizzazione definitiva.

LO STATO DELL’ARTE. La Chiesa, di proprietà pubblica (patrimonio del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno), non è visitabile all’interno per via di un’ordinanza prefettizia del 2012, che ne vieta l’accesso a causa delle cattive condizioni del monastero annesso, di proprietà di privati. Sul bene pubblico, l’ultimo intervento di restauro risale al 2004, ma gli ultimi sopralluoghi effettuati nel 2012, dai Vigili del Fuoco e dal Servizio Tutela Pubblica e Incolumità del Comune di Messina, ne confermavano le buone condizioni strutturali. Situazione diversa per gli immobili privati, che ancora oggi continuano a rappresentare un pericolo per i visitatori. La recinzione in rete metallica appena realizzata servirebbe dunque a risolvere il problema della sicurezza dell’area.

 

LE RICHIESTE. L’intervento arriva a distanza di tre mesi dalla Commissione Consiliare Cultura del Comune di Messina del 30 Marzo 2017, convocata per fare il punto della situazione sulla Chiesa di Santa Maria di Mili. E proprio in quell’ occasione, alla presenza dei consiglieri, del presidente Piero Adamo, dell’Assessore alla Cultura Federico Alagna e degli architetti Vinci e Principato, il presidente dell’Associazione Ionio Circolo Arci Eugeno Enea (l’associazione che ha in affidamento il piazzale di proprietà comunale) interveniva chiedendo il ripristino dell’illuminazione pubblica (intervento effettuato qualche giorno dopo) e della recinzione, in paletti e rete in ferro sul piazzale antistante la Chiesa (come quella già installata ai tempi del restauro dei primi anni 2000). L’obiettivo della richiesta era quello di ottenere in tempi rapidi e a costi bassi la riapertura, sulla base dei pareri espressi nel 2012 dai Vigili del Fuoco e dai tecnici del Comune di Messina, che indicavano tra gli interventi a tutela della pubblica incolumità, un transennamento per separare lo spazio di accesso alla Chiesa dalle aree private.

VERSO L’APERTURA DEFINITIVA? ‘’Con la realizzazione di quest’ultimo intervento vengono in parte accolte le richieste dell’Associazione, sebbene avessimo chiesto di distanziare maggiormente la recinzione dall’area pericolante’’ dichiara Eugenio Enea ’’ Si attende adesso la convocazione di un tavolo tecnico per decidere cos’altro serve per rendere fruibile a tutti l’interno della Chiesa. Speravamo si potesse celebrare l’atteso evento, già in occasione della prossima Festa di San Sostene di Mili San Pietro, ma sarebbe lo stesso un ottimo risultato, riuscirci per il ‘’Cultural Day’’, la nostra iniziativa annuale per valorizzare il monumento e che verrà riproposta nella primavera del 2018’’.

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