MESSINA. Sono passati quattro anni ma nessuno ha mai dimenticato Luigi Michaud. Così nel quarto anniversario della sua morte ritorna l’iniziativa per ricordare il ricercatore dell’Università di Messina scomparso il 17 gennaio 2014 nel mare dell’Antartide. Su le bacheche Facebook di amici e colleghi comparirà “Un cuore e un gabbiano” e la scritta “Un cuore d’Amare”.
Luigi, 40 anni, impegnato nella “XXIX Campagna italiana del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide”, ha perso la vita durante un’immersione per il prelievo di campioni marini a Baia Terra Nova, tratto di mare che si trova davanti alla base antartica italiana ”Mario Zucchelli”. Il ricercatore messinese, esperto di batteriologia polare, stava svolgendo ricerche nell’ambito di un progetto per lo sviluppo di nuovi antibiotici contro la fibrosi cistica.
«Dicono – scrive Gian Marco Luna dell’Ismar Venezia – che ricordare la scomparsa di un collega ed amico, specialmente se avvenuta nel pieno della vita, improvvisamente, a 40 anni, sia difficile. Nel caso di Luigi, non lo è affatto. Anzi, paradossalmente la cosa è di una semplicità incredibile. Semplicemente perché la morte di Luigi è qualcosa di irreale, surreale, fantastico, insomma non sembra sia avvenuta sul serio. Viene quasi da pensare che Luigi possa ricomparire da un momento all’altro, prendendosi gioco di noi, svelando che in fondo si trattava di uno dei suoi soliti e simpatici scherzi. Sempre col suo immancabile sorriso.
L’iniziativa, avviata tre anni fa dai compagni del Liceo Classico “Maurolico” di Messina, con un cuore e un gabbiano vuole sintetizzare la sintesi della sua vita. Bontà e mare. Un piccolo gesto per far sapere che Luigi con il suo immancabile sorriso non è mai stato dimenticato.
Un piccolo gesto che può coinvolgere chiunque. Visita la pagina facebook CUORE D’A MARE Luigi Michaud (https://www.facebook.com/CUORE-DA-MARE-Luigi-Michaud-982532585108174/)