MESSINA. Il sindaco, Renato Accorinti, ed il direttore dell’ufficio Territorio e Ambiente di Messina, Marco Messina, su delega dell’assessore regionale Maurizio Croce, hanno firmato ieri un protocollo d’intesa, propedeutico ad una convenzione, con cui il Comune e la Regione si impegnano a predisporre tutti gli atti, a fare le verifiche e le perizie, nonché ad elaborare i progetti per il comodato d’uso ventennale al Comune della Casa del Portuale, con l’esclusiva finalità di luogo destinato ad attività culturali, nell’ottica dell’uso condiviso dei beni comuni per attività culturali ed aggregative.

Nelle premesse al protocollo si evidenzia che tra gli anni 2014 e 2016 nell’immobile, rimasto in precedenza chiuso per lungo tempo, sono stati effettuati interventi di promozione culturale ed è diventato luogo aggregativo, a seguito delle azioni intraprese da alcuni attivisti ed esponenti del mondo cittadino della cultura; nello stesso periodo è stato oggetto di un percorso di progettazione partecipativa; è stato sgomberato e nuovamente richiuso e dal 6 luglio 2016 vi sono stati apposti i sigilli, consegnandolo ad un custode. L’intenzione del Comune di Messina è quella di rendere l’immobile agibile e fruibile dalla collettività, nell’ottica del principio dell’utilizzo condiviso dei beni per attività culturali ed aggregative.

“Si tratta – spiega l’assessore alla Valorizzazione del Patrimonio Storico, Federico Alagna – di un percorso fortemente voluto insieme all’assessora Notarianni, che dovrà andare avanti nei prossimi mesi ed è costruito sulla base del valore culturale delle attività sviluppatesi nella Casa del Portuale in occasione di quelle autogestite da attivisti ed artisti qualche anno fa. Per riaprire la Casa del Portuale c’è ancora tanta strada da fare, ma il passaggio di oggi disegna in maniera chiara un percorso finalizzato ad un utilizzo condiviso di questi spazi, nella logica dei beni comuni, e con finalità aggregative e culturali, mettendo nero su bianco la volontà politica della nostra Amministrazione. Da domani si parte con tutte le attività propedeutiche al comodato d’uso, che dovranno essere partecipative ed inclusive, come la natura del luogo impone, facendo tesoro del tanto che molte cittadine e cittadini hanno fatto per questo spazio nel corso degli ultimi anni“.

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