MASCALI – L’Asp di Catania ha predisposto la profilassi per i compagni di classe del piccolo morto ieri al Policlinico per un sospetto caso di meningite. Il bambino era stato all’asilo poco prima di manifestare i sintomi. In questi casi la profilassi è d’obbligo per tutti quelli che sono stati in contatto con il paziente. La certezza della diagnosi si avrà soltanto con il risultato delle analisi del Policlinico, ma secondo i medici della terapia intensiva pediatrica di Messina i sintomi erano chiari: meningite da meningococco di tipo B, quello per il quale non aveva fatto il vaccino: era stato invece vaccinato per il tipo C.

Nel pomeriggio di lunedì il piccolo aveva un po’ di febbre, la temperatura si è poi innalzata a 39 alle 18. La pediatra aveva allora fatto somministrare un farmaco che aveva sedato il bimbo. Nella notte però i genitori hanno notato alcuni puntini rossi, pochi all’inizio, ne era cosparso soltanto qualche ora dopo, quando è iniziata la corsa verso il pronto soccorso di Acireale. Alle sette del mattino i medici di Acireale hanno contattato il Policlinico chiedendo il trasferimento. L’ambulanza è arrivata a Messina alle 9,20. Direttamente in terapia intensiva ma per il paziente di 4 anni era ormai troppo tardi. Inutili sono stati i tentativi dei medici che hanno potuto solo dichiararne la morte un’ora dopo il suo arrivo.

La meningite batterica si trasmette per via area, per questo è stata immediatamente attivata la profillassi, ovvero la somministrazione di antibiotici, al personale medico di Messina, a quello di Acireale, ai genitori e al fratellino di un anno e adesso anche ai compagnetti di classe: “Nessun allarme, gli antibiotici sono sufficienti a frenare il contagio”, ha spiegato Franco Luca, direttore sanitario dell’Asp di Catania.

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