MESSINA. E’ ormai da un mese che i Carabinieri sulla città vigilano anche con le “Squadre Operative di Supporto”. Le Sos sono la risposta ai gruppi terroristici armati, arginando tempestivamente possibili incursioni armate, anche con l’uso della forza. Uomini addestrati ad entrare in azione in caso di attacchi a fuoco verso gruppi di persone, raid isolati all’indirizzo di cittadine comuni o esponenti delle istituzioni. Le Sos operano secondo precise regole di ingaggio e svolgono compiti di sorveglianza e ricognizione dei territori loro affidati con il massimo rigore. Tiratori scelti, all’occorrenza impiegano anche fucili d’assalto e sono in grado di operare negli ambienti più diversi. Non è dato sapere quanti uomini siano stati inviati in città, ma la loro presenza è costante, anche perché operano a stretto contatto con gli uomini del Nucleo Radiomobile, con i quali effettuano spesso controlli nelle zone più sensibili della città. Ed è proprio nell’ambito di tali controlli che, il 25 marzo, è finito in manette il messinese Salvatore Strano, del 1982, ritenuto responsabile di violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno e guida di autovettura senza la prevista patente di guida in quanto revocata. Tre giorni prima, il 22 marzo, gli uomini del Radiomobile avevano invece arrestato per evasione dagli uomini del Radiomobile Francesco Galteri , 30enne sottoposto al regime della detenzione domiciliare.