MESSINA. Tre nuove “comunità energetiche rinnovabili e solidali” di iniziativa comunale: sorgeranno a Messina quali nuovi soggetti giuridici riconosciuti dalla normativa nazionale di incentivazione e promozione dell’autoconsumo energetico da fonti rinnovabili.

Lo ha deciso, con delibera di giunta proposta dall’assessore alle Risorse energetiche Francesco Caminiti, l’amministrazione di Federico Basile: in città è stato avviato un piano di realizzazione di impianti di produzione da fonte rinnovabile che nel breve termine si pone l’obbiettivo di dotare Messina di impianti con una potenza istallata di oltre 1 MWh. Tali impianti possono essere i nuclei fondanti intorno ai quali costituire le comunità energetiche.

La creazione di una “comunità energetica” consente di condividere l’energia elettrica prodotta dagli impianti a fonte rinnovabile presenti sul territorio, auto-consumando in situ l’energia generata accumulata, con notevoli risparmi in termini di costi per la fornitura di energia elettrica e per le altre voci di spesa di norma presenti in bolletta.

Il comune di Messina aveva avviato nel 2021 una sperimentazione tramite sviluppo di progetti pilota da realizzare in aree urbane localizzate in cinque cespiti: la ex scuola C. Meo di via Gaetano Alessi, la scuola N. Ferraù di villaggio Aldisio, il Mazzini – Gallo di Via La Farina, angolo via Bixio, la scuola Gravitelli superiore di via Pietro Castelli; e la scuola Evemero da Messina Via Caratozzolo. A ottobre 2022, la Regione Siciliana aveva assegnato a Messina un contributo da 33mila euro per la creazione di comunità sperimentali

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