MESSINA.  “Tenuto conto della sacralità e dell’alto valore simbolico, e non solo, che la festa del 1° maggio ha assunto nella storia del mondo del lavoro, pensavamo che fosse fuori luogo qualsiasi considerazione rispetto all’ennesima patetica provocazione del sindaco De Luca inerente l’indizione, per quella data, di una manifestazione finalizzata alla consegna al Prefetto della fascia di sindaco metropolitano”. Dopo la CGIL e la FP CGIL anche la UIL prende le distanze dalla marcia dei Sindaci metropolitani organizzata dal primo cittadino di Messina giorno 1 maggio.

«Preso atto che la città è ormai stanca delle penose sceneggiate del sindaco di Messina, siamo assolutamente persuasi della gravissima ed inaccettabile strumentalità, per fini meramente elettorali, che De Luca intende fare della problematica dei lavoratori della Città metropolitana. Una questione che, invece, deve essere affrontata con grande senso di responsabilità e sulla quale intendiamo fare la nostra parte fino in fondo”, ha aggiunto il segretario generale UIL Messina Ivan Tripodi.

“Pertanto, riteniamo indispensabile fare chiarezza e, per il profondo rispetto che si deve portare nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori della Città metropolitana, desideriamo mettere le cose in ordine riguardo una vicenda serissima sulla quale non è ammesso alcun genere di inutile folklore. I lavoratori dell’ex provincia non possono essere strumentalizzati o considerati materia di bassa campagna elettorale poiché la loro vicenda tocca la carne viva di centinaia di donne e uomini giustamente angosciati per il loro futuro. La UIL Messina ribadisce che la salvaguardia del futuro e delle prospettive occupazionali dei lavoratori della Città Metropolitana passa dall’apertura di una indispensabile vertenza, alquanto complessa, nei confronti del governo regionale e nazionale finalizzata alla definitiva risoluzione della questione che, per essere chiari, non può avere come arco temporale conclusivo la data di svolgimento delle elezioni europee  e poi, magari, farla cadere nel dimenticatoio” ha continuato Tripodi.

“Ecco perché la permanente campagna elettorale di De Luca rischia di causare danni irreparabili agli incolpevoli lavoratori dell’ex provincia che hanno già subito sulla loro pelle la recente decisione, totalmente sbagliata sotto ogni profilo, delle due settimane di ferie forzate assunta dallo stesso De Luca. Del resto, se De Luca volesse realmente lasciare la guida della Città metropolitana dovrebbe semplicemente dimettersi dalla carica di sindaco di Messina: tutto il resto è solamente il trito copione dell’ennesima parte in commedia messa in scena da un sindaco, pesantemente allergico al dissenso, che trova il tempo per tutto fuor che per amministrare Messina, una città che sta letteralmente sprofondando in tutti i settori” ha affermato il segretario UIL Messina.

“Infine, è doveroso ricordare come la giornata del 1° maggio rappresenta, in tutto il Paese, un momento nel quale il sindacato confederale è protagonista di una straordinaria mobilitazione unitaria. Evidentemente a Messina qualcuno ha incredibilmente ritenuto più utile partecipare alla parata elettorale del sindaco De Luca” ha concluso il segretario generale UIL Messina Ivan Tripodi.

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