TORTORICI. Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, tenuto conto che, all’esito di approfonditi accertamenti, sono emerse forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata che compromettono il buon andamento dell’azione amministrativa, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Tortorici, a norma dell’articolo 143 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267), affidandone la gestione a una Commissione straordinaria per un periodo di diciotto mesi.

Lo rende noto il comunicato del consiglio dei ministri. Inoltre, in considerazione della necessità di completare l’azione di ripristino dei principi di legalità all’interno dell’amministrazione comunale, il Consiglio dei ministri ha deliberato la proroga, per sei mesi, dello scioglimento del Consiglio comunale di Torretta (PA), già sciolto per accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata. (Fonte Ansa).

A commentare la notizia è l’onorevole Pietro Navarra del Pd: «Lo Stato ha dato risposta alle legittime aspettative della cittadinanza di Tortorici che – come avevo affermato nei mesi scorsi – ha vissuto una situazione di profondo disagio amministrativo a seguito dell’arresto del sindaco Emanuele Galati Sardo. L’intervento del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro Lamorgese, scioglie ora il Comune, dando ulteriore riscontro all’inchiesta della Magistratura e riconoscendo l’ingerenza della mafia nella gestione dell’amministrazione comunale. Allo stesso tempo, la vicenda giudiziaria fa segnare un’importante svolta con il rinvio a giudizio di quasi 100 imputati. Esprimo ancora una volta vicinanza ai cittadini del centro nebroideo e alle donne e agli uomini del Circolo Pd di Tortorici, i quali in questi mesi di incertezza hanno dimostrato alto senso di responsabilità e coraggio, con un’indispensabile azione di controllo. Adesso per la comunità tortoriciana deve iniziare la rinascita. Lo Stato dovrà completare l’opera di ripristino dei principi di legalità, per poi consentire ai tortoriciani di eleggere una nuova Amministrazione che possa finalmente governare nel segno di un netto, chiaro e deciso contrasto a ogni forma di interesse criminale e mafioso».
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