PALERMO. “La figura di Piersanti Mattarella parla e parlerà ancora a tutti gli italiani e, soprattutto, a coloro che credono che la politica e l’amministrazione della cosa pubblica siano fatte essenzialmente di studio, rigore morale e tensione per il bene comune”. Lo afferma il coordinatore nazionale dei Centristi per l’Europa, Gianpiero D’Alia, ricordando l’ex presidente della Regione siciliana, assassinato a Palermo il 6 gennaio del 1980.

“I nuovi accertamenti sull’assassinio di Piersanti Mattarella – osserva D’Alia – sembrano far emergere il pericoloso intreccio tra mafia ed eversione, che sarebbe alla genesi dell’omicidio del presidente della Regione, e confermano quanto la buona politica sia temuta ed osteggiata da chi coltiva interessi illeciti e instabilità. Anche questa una lezione da non dimenticare”.

 

 

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