MESSINA. Bottiglie (verosimilmente quelle per la salsa di pomodoro, ma non solo), bidoni di vernice, scatoloni vuoti, buste della differenziata e non, cassette e chi più ne ha più ne metta. Continuano a diventare discariche a cielo aperto le baracche liberate dai cittadini a cui Arisme assegna una casa, non con il benestare di colo che risiedono nei pressi di queste, che oltre al tanfo ne risentono anche in materia di sanità e igiene. È il caso della baraccopoli del quartiere Ritiro, sul viale Giostra, dove da mesi la gente getta immondizia di ogni tipo, riempendo il “cortiletto” della casa praticamente fino a sfiorare la punta del cancello.
Le prime case alle famiglie che vivevano nella baraccopoli sono state assegnate in estate, a partire da giugno, anche se ancora ci vivono tre nuclei familiari. Da tre mesi a questa parte, lamentano però i residenti della zona, dove si trova anche la Palestra comunale di Ritiro, alcune delle abitazioni vuote si sono trasformate in discarica.
E il tanfo non è l’unico problema: «C’è una grave emergenza sanitaria – spiega uno dei cittadini – Quelle abitazioni sono invase da ratti molto grandi, che ovviamente ritroviamo anche nei nostri giardini, visto che sono limitrofi». Ed è proprio per la presenza dei topi che la Polizia Municipale, a cui è stato segnalato il disagio (nonché alla Messina Servizi Bene Comune), ha reso noto che serve un’azione di derattizzazione.