MESSINA. L’Italia sconfigge l’Inghilterra ai calci di rigore, e diventa campione d’Europa: Messina, per una notte, si tinge d’azzurro. I primi venti minuti di sofferenza, col gol inglese dopo appena 120 secondi, poi pian piano la grinta, la tenacia e la ferocia che hanno accompagnato l’Italia alla finale di Wembley hanno preso il sopravvento, e dopo il pareggio a metà del secondo tempo, e i supplementari a reti inviolate, si va ai rigori.
In giro non c’è un’anima e non si sente un rumore, solo l’eco delle radiocronache, finchè, all’ultimo errore dell’inglese Saka, con il portierone azzurro Donnarumma a respingergli il rigore, la città esplode in un urlo liberatorio, con trombe, clacson e tutto ciò che potesse far rumore. Nel giro di qualche minuto, i messinesi si riversano per strada, prendendo d’assalto il quadrilatero compreso tra via Cesare Battisti, piazza Duomo, via Primo Settembre e via Garibaldi, intorno all’isola pedonale di piazza Lepanto, con cori, bandiere, giochi d’artificio, fumogeni, caroselli di auto, moto e motorini lungo tutta la città per ore, sotto lo sguardo vigile di pattuglie di Polizia, Carabinieri e Vigili urbani.
Tre anni e mezzo dopo la cocente delusione della mancata qualifica ai mondiali, l’Italia scala la vetta d’Europa, nello stesso giorno della vittoria sulla Germania Ovest dei mondiali del 1982, e conquista il secondo europeo della sua storia. E Messina per una notte si tinge d’azzurro.
Ma il sindaco come ha potuto permettere tutto questo?