MESSINA. Sono iniziate oggi le operazioni di demolizione della baraccopoli dell’Annunziata, alla presenza della ministra per il Sud Mara Carfagna, che ha voluto verificare di person l’iter dello sbaraccamento dopo l’approvazione dell’emendamento che destina 100 milioni di euro per la cancellazione delle baracche messinesi.

L’insediamento dell’Annunziata, uno dei più antichi di Messina , con ancora l’ultima baracca seguente al sisma del 1908 (che rimarrà in piedi e diventerà un “monumento”), sarà buttato giù grazie ai fondi del progetto Capacity (con cui è agli sgoccioli la demolizione delle baracche di fondo Saccà iniziata a fine agosto), al costo di 128mila euro, frutto del ribasso sull’importo a base d’asta di 220mila euro, dalla ditta Lutiviem di San Filippo del Mla e dal consorzio Aurora di Parma. La demolizione della baraccopoli e lo smaltimento dell’amianto presente nei tetti in eternit durerà per contratto 90 giorni, e terminerà il 27 dicembre.

Secondo il cronoprogramma definito stamattina in Prefettura davanti alla prefetta Cosima Di Stani, commissaria per l’emergenza, entro 24 mesi è previsto che tutte le famiglie (2100, per oltre 7000 persone) vengano trasferite, entro tre anni andranno effettuate tutte le demolizioni e bonifiche: dopo Fondo Saccà e l’Annunziata, tra un mese sarà il turno di Camaro Sottomontagna e a dicembre partirà la demolizione di Fondo Fucile: lo ha annunciato il sindaco Cateno De Luca.

 

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments