MESSINA. Gennaio 2024 è stato in Sicilia il quinto mese consecutivo con “marcata anomalia termica positiva”: vuol dire che da settembre 2023, nell’isola le temperature sono di molto sopra la media stagionale e storica. Sono i dati del Sias, il servizio informativo agrometeorologico della Regione Siciliana, che certificano sia quanto empiricamente era chiaro da mesi, e cioè che praticamente in Sicilia non c’è stato inverno, sia strumentalmente, ovvero che il 2023 è stato l’anno più caldo da quando esistono le rilevazioni. E il 2024 non è iniziato differentemente. Anzi.
Praticamente, in tutto il mese solo la fase perturbata tra il giorno 6 e il giorno 13 ha fatto registrare temperature vicine alla norma, con escursioni termiche molto limitate: una settimana su quattro, con le restanti tre di temperature fuori media. Secondo il Sais, “Il decorso termico è stato caratterizzato da prolungati periodi con temperature massime nettamente più elevate della norma grazie al soleggiamento associato alle fasi di alta pressione, accompagnate da escursioni termiche molto pronunciate, con temperature minime quindi per lo più vicine alla norma, se si eccettua l’ondata di caldo a metà del mese che ha visto anomalie positive generalizzate“.
Il caldo, accompagnato da una generale scarsità di precipitazioni che persiste praticamente dallo scorso giugno, sta provocando serie preoccupazioni sia nelle colture che nell’approvvigionamento idrico: Il bilancio pluviometrico del mese risulta caratterizzato dagli eventi della settimana di persistente instabilità che tra il giorno 6 e il giorno 12 ha interrotto una lunga fase di quasi totale assenza di piogge, ma con eventi successivi poco significativi, quasi del tutto assenti nella terza decade del mese. E infatti, a partire da lunedì 8 gennaio, Siciliacque ha ridotto la portata d’acqua del 10% e in alcuni casi del 15% a 39 comuni che si trovano nelle province di Agrigento, Caltanissetta e Palermo (più due Consorzi di Bonifica, Agrigento 3 e Caltanissetta 4), più altri 15 comuni del Trapanese.
Perche’, anche a Messina l’acqua razionata……mica scherza
Dallo scorso giugno solo? Penso che dobbiate “studiare” di più… Sono almeno 18 mesi che viviamo un trend in discesa in termine di precipitazioni, faccio presente che per la prima volta nella storia ho dovuto irrigare gli agrumi a novembre. Abbiamo segni della continua desertificazione a cui andremo incontro e si comincia tra l’altro ad assistere ad una proliferazione di locuste…
Abbiamo studiato a sufficienza, sia noi che le fonti da cui prendiamo i dati. E’ bene ricordare che l’esperienza personale, per quanto valida, non conta a livello statistico. Ad ogni buon conto, sull’argomento abbiamo scritto decine di articoli, che sarebbe bene avere ben presenti prima di lanciarsi in ardite frasi tipo “studiate”