MESSINA. Lo aveva preannunciato ieri, oggi in serata è arrivata, da parte del sindaco Cateno De Luca, la richiesta ufficiale al Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci di istituire la zona rossa per la città di Messina.

“Risultando evidente sulla scorta della documentazione richiamata la situazione di fortissima criticità, si chiede al Presidente della Regione Siciliana l’immediata dichiarazione del Comune di Messina “zona rossa” con applicazione delle consequenziali disposizioni restrittive da martedì 12 gennaio fino al 31 gennaio 2021“, scrive De Luca nella sua richiesta.

Non solo: “Verranno prese ulteriori misure a livello locale per contrastare la diffusione del contagio, con specifiche restrizioni per le attività didattiche di presenza e per le attività commerciali con efficacia almeno fino al 31 gennaio 2021″, precisa ulteriormente il sindaco.

Da cosa è motivata la decisione? Intanto per i “2022 casi positivi per il solo Comune di Messina“, specifica il documento, con il rapporto di incidenza più alto in Sicilia. Il documento cita in proposito una relazione dell’8 gennaio del commissario ad acta per l’emergenza covid Maria Grazia Furnari sull’andamento epidemiologico di città e provincia: “Gli ultimi 14 giorni hanno visto il maggior numero di casi registrati nelle provincia di Messina con oltre 2700 nuovi casi, al terzo posto dopo le province di Catania e Palermo. Il tasso d’incidenza medio in Sicilia nello stesso periodo è stato di 37.77 casi per 10,000 abitanti. La provincia di Messina, in rapporto alla popolazione residente, presenta l’incidenza più alta pari a 44,4 nuovi casi ogni 10000 ab; Nel comune di Messina nello stesso periodo sono attualmente rilevabili 2022 casi in soggetti domiciliati o residenti con una incidenza pari a 80,7 /10000 ab pari a quasi il doppio di quella provinciale. Il Comune di Messina è attualmente il decimo in ordine di incidenza è primo tra i capoluoghi di provincia. In sintesi la provincia di Messina ha registrato negli ultimi 14 gg il rapporto di incidenza più alto della Sicilia con un trend in crescita progressivo ed un picco al momento riconducibile alla fine del 2021”.

“Ritenuto che le conclusioni formalizzate dal Commissario Covid per la Provincia di Messina confermano il grave disservizio nella gestione della emergenza sanitaria Covid 19 ad opera dell’Asp di Messina, che peraltro è già stato denunciato dalla scrivente Assessore e dal Sindaco con esposto depositato presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Messina e trasmesso anche all’Assessore regionale alla Salute in data 18 dicembre 2020, a causa del quale i dati relativi alla diffusione del contagio per Messina vanno considerati come approssimati per difetto, atteso che lo stesso Commissario ammette e riconosce che tra il 22 dicembre 2020 ed il 5/0/2021 sono stati caricati in piattaforma n. 3.129 positivi che non risultavano nella piattaforma ISS. Che l’omesso inserimento dei dati in piattaforma ISS ha di certo contribuito all’aumento del contagio, atteso che la mancata segnalazione dei casi positivi ha causato l’omissione delle prescrizioni di isolamento a carico dei soggetti contagiati, impedendo altresì che venisse eseguito il tracciamento dei soggetti entrati in contatto con i soggetti risultati positivi”.

De Luca poi parla di “saturazione dei posti letto disponibili”. secondo la tabella, al Policlinico di posti di degenza ordinaria ce ne sarebbero disponibili 75 e occupati 58, e di terapia intensiva disponibili 24 e occupati 19. Al Papardo disponibili 35 occupati 36 in degenza originaria, e disponibili 12 – occupati 10 di terapia intensiva. Al Neurolesi si è proceduto alla realizzazione di un Covid Center a Villa Contino con 15 posti letto di degenza ordinaria e n. 8 di terapia intensiva, tutti disponibili. L’ospedale di Barcellona ha occupati tutti i 32 posti di degenza ordinaria disponibili, e non possiede posti di terapia intensiva. A Taormina risultano 4 posti tecnici “ma che non sono attivabili per carenza di personale”, si legge nella relazione (fonti ospedaliere confermano che i posti sono attivabili e il personale è allertato in caso di necessità da altri presidii). Degenza a bassa criticità: San Camillo 77 posti disponibili, di cui 38 occupati, Cappellani 47 posti disponibili, di cui 41 occupati, Opus 42 posti disponibili, di cui 34 occupati. Nella tabella non compare il covid hospital di Trappitello.

 

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