MESSINA. «Riguardo alle recenti notizie stampa riferite al caso della giovane Federica che lotta contro la Smard1, l’ASP di Messina conferma la massima attenzione al caso, così come a quelli delle tante altre persone che, nel nostro territorio, affrontano gravi patologie» è la risposta inviata dall’Asp dopo la denuncia inviata dai genitori della tredicenne di Rocca di Caprileone, riguardo la sospensione dell’assistenza infermieristica. 

«Siamo invisibili, lo Stato ci ha abbandonati -aveva commentato il padre ad Adnkronos– Mia figlia ha una malattia rarissima di cui soffrono in Italia solo 8 bambini. Tra loro c’è Federica, affetta atrofia muscolare spinale con distress respiratorio, una malattia per la quale non esiste cura.»

«Nel caso di Federica – ha risposto l’Asp di Messina- il nostro sostegno si è tradotto nell’attivazione di un Piano Assistenziale Individualizzato (PAI), consistente in un servizio di assistenza domiciliare integrata erogato con l’ausilio di figure professionali, a supporto del percorso di cure e assistenza di Federica e dei suoi genitori. Nonostante il servizio sia stato allineato ai più elevati standard possibili siamo consapevoli che le esigenze di Federica e della famiglia sono molteplici e mutevoli e, pertanto, richiedono costante attenzione. Per questo motivo, recentemente l’Azienda ha convocato una Unità Valutativa Multidisciplinare (UVM) altamente specializzata, che ha rimodulato il PAI alla luce delle attuali esigenze della nostra paziente.»

«Il suddetto PAI -spiegano- prevede per la giovane Federica un servizio di assistenza infermieristica (quotidiana, sette giorni su sette) di tre ore (e non due, come erroneamente riportato da alcuni organi di stampa), a cui si aggiunge l’intervento (sempre quotidiano, sette giorni su sette) di un OSS per ulteriori tre ore. L’Azienda al fine di consentire l’addestramento dell’OSS (figura non prevista dal precedente PAI) ha altresì autorizzato, per un mese, di raddoppiare le ore previste per l’assistenza infermieristica e sociosaniataria, portandole, pertanto, a 12 ore complessive.»

«Il Piano Assistenziale -continuano- viene integrato dall’intervento di un neuropsicomotricista, due volte al giorno, sempre sette giorni su sette. Nel corso della settimana, il suddetto PAI prevede che vi siano ulteriori figure professionali che si rechino al domicilio di Federica per effettuare trattamenti riabilitativi professionali (nello specifico, un logopedista per n.3 sedute settimanali e uno psicologo per n.2 sessioni settimanali) e consulenze specialistiche (mediante l’intervento di un nutrizionista e di uno pneumologo) oltre alla pronta disponibilità medica per le urgenze. Alla luce di quanto sopra, confermiamo, per questo come per ogni altro caso, la nostra massima attenzione ad assicurare la risposta assistenziale più appropriata, nel rispetto delle vigenti Linee guida per l’accesso alle cure domiciliari.»

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