BARCELLONA POZZO DI GOTTO – A difesa di Imbesi interviene Nino Germanà, chiedendo che “Cancelleri prenda le distanze da Alessio Villarosa e da tutti i grillini che sanno solo speculare utilizzando temi populisti, senza approfondire e conoscere le realtà di cui parlano; la buona politica va fatta con i fatti”.

Giancarlo Cancelleri, candidato alla presidenza della Regione, lo scorso giovedì, aveva in programma di andare, insieme al vice presidente della Camera Luigi Di Maio, a far visita alla Agrumigel e al titolare, Salvatore Imbesi, a Barcellona Pozzo di Gotto come tappa del tour nel Messinese. Programma saltato dopo le polemiche nate in una chat interna ai 5stelle, in cui Alessio Villarosa, deputato messinese, indicava le vicende giudiziarie a carico dell’imprenditore.
Vicende sulle quali adesso è intervenuto il deputato regionale, Nino Germanà, anche lui messinese, candidato alle prossime elezioni in Forza Italia, che ha fatto visita all’azienda, e ha voluto poi sottolineare: «Il 12 maggio 2016, il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, relativamente ai capi di imputazione contestati all’azienda Agrumigel, sentenziava che “per gli sversamenti di novembre e dicembre 2010, per i quali erroneamente è stata dichiarata la prescrizione, maturata dopo l’emissione della sentenza, l’imputato avrebbe dovuto essere assolto perché il fatto non sussiste”. Mi risulta che Agrumigel sia una realtà importante del nostro territorio ed è la sola azienda nel barcellonese e anche oltre che, per il trattamento di scarti solidi, ormai da 15 anni, è dotata di impianti di essiccamento con una capacità maggiore rispetto alla produzione aziendale».
A carico di Imbesi, però, anche il più recente rinvio a giudizio  per evasione fiscale. L’udienza a carico dell’imprenditore davanti al Gup sarà celebrata a novembre. Particolare a cui il deputato non fa alcun riferimento nel comunicato stampa. 

Subscribe
Notify of
guest

1 Comment
meno recente
più recente più votato
Inline Feedbacks
View all comments
emmeaics
emmeaics
18 Settembre 2017 8:13

che palle sti grillini, la presunzione d’innocenza vale solo per loro, candidano alla presidenza del consiglio un indagato, sono guidati da un pregiudicato come grillo, a Roma non dicono nulla sulle amicizie e le polizze della raggi, ma rompono le balle ad un imprenditore.