MESSINA. La sicurezza dei cittadini residenti sotto il Belvedere di Cristo Re. E’ l’oggetto di un’interrogazione presentata da ventuno consiglieri comunali all’Amministrazione del sindaco Cateno De Luca (e più precisamente all’assessore con delega alla Polizia Municipale, Dafne Musolino), a seguito di numerose lamentele da parte dei cittadini soggetti a disturbo della quiete pubblica e che, si legge sul documento, hanno anche presentato delle querele. Pertanto, gli esponenti del Civico consesso chiedono di conoscere se l’Amministrazione ha già programmato degli interventi a tutela degli abitanti e quali siano.

“Ormai da anni è invalsa nella nostra città l’usanza da parte di molti cittadini, soprattutto giovani, di radunarsi lungo il Belvedere di Cristo Re, uno dei punti più belli e suggestivi della nostra città, per festeggiare compleanni e ricorrenze varie – si legge nella premessa dell’interrogazione – tale apparente sana abitudine di costume è via via diventata un’usanza dai connotati altamente incivili e pericolosi. Nel tempo, infatti, si è consolidata la malsana abitudine di accompagnare i festeggiamenti con giochi pirotecnici, puntualmente esplosi allo scoccare della mezzanotte e a più riprese nelle ore notturne successive. Oltre alla quotidiana esplosione dei fuochi pirotecnici, è invalsa anche l’abitudine da parte di singoli e, ancor più spesso, di gruppi di consumare in loco bevande alcoliche in bottiglia (birra, vino, spumante, ecc.) che, sistematicamente, vengono in parte abbandonate sul marciapiede e, peggio ancora, scaraventate dall’affaccio direttamente sulle abitazioni sottostanti”.

“Tutte le sere, pertanto, oltre al disturbo della quiete pubblica per l’esplosione dei fuochi pirotecnici e per gli schiamazzi notturni, i cittadini residenti nell’area sottostante al Belvedere (Via Santa Eustochia e Via Roccaguelfonia) sono soggetti ad un vero e proprio bombardamento di oggetti di ogni tipo (in un’occasione addirittura anche una transenna per la segnaletica stradale) e di rifiuti vari – continuano – Gli abitanti della zona sono stati costretti in più di una occasione a presentare delle denunce-querele alle autorità competenti per segnalare i gravissimi eventi capitati a danno della pubblica incolumità e della loro proprietà privata. In particolare, in più di una circostanza sono stati rotti i vetri delle abitazioni sottostanti a causa del lancio di bottiglie e, addirittura, è stato anche appiccato un incendio in uno dei balconi delle palazzine prospicenti all’affaccio del Belvedere”.

“La situazione descritta si è ormai cronicizzata e, salvo qualche breve parentesi (come ad esempio durante il periodo del lockdown), quotidianamente (e in modo particolare nei week end) il Belvedere di Cristo Re è teatro di assembramenti senza distanziamento sociale, di atti di disturbo della quiete pubblica e di gesti di inciviltà nei confronti della proprietà pubblica e privata – sottolineano – Secondo le informazioni a conoscenza degli scriventi, della questione è stata investita formalmente l’Assessore Dafne Musolino, con delega alla Polizia Municipale, la quale avrebbe dovuto relazionarsi con la Prefettura e la Questura per cercare di porre rimedio a tale consolidato malcostume”.

Ormai la situazione sembra essere totalmente fuori controllo, nonostante le istanze e le denunzie presentate dai cittadini della zona alle autorità competenti, ivi compreso il Comune di Messina – continuano – I comportamenti sopradescritti, oltre ad essere dei veri e propri gesti di inciviltà, concretano precise fattispecie di reato previste dall’art. 679 c.p., che punisce coloro che accendano o sparino fuochi d’artificio senza licenza e dall’art 659 c.p., che punisce coloro arrecano disturbo alle occupazioni o al riposo delle persone”.

“Con sempre maggiore frequenza i residenti della zona sono vittima dei gravi atti vandalici posti in essere dai protagonisti della c.d. “sbagnata”. Il fenomeno dell’esplosione dei fuochi pirotecnici si sta diffondendo come comportamento sub-culturale anche in atre zone della città del centro e della periferia – evidenziano – Vista la reiterata frequenza dei comportamenti sopradescritti, è evidente che fino ad oggi non sia stata attuata alcuna politica di contrasto del fenomeno e di tutela dei cittadini”.

Pertanto, i consiglieri comunali firmatari dell’interrogazione chiedono di conoscere quali interventi sono stati posti in essere fino ad oggi per contrastare il fenomeno descritto; di conoscere quali atti politici e amministrativi ritiene di porre in essere l’Amministrazione e, in particolare, l’Assessore Musolino per impedire che il fenomeno in parola continui a diffondersi ancor di più, non solo nel centro cittadino ma anche in altre aree della città; di conoscere se il Comune abbia fino ad oggi promosso incontri con le altre istituzioni cittadine competenti per la pubblica sicurezza e, in caso affermativo, quale sia stato l’esito e le misure di intervento concordate; di conoscere se l’Amministrazione ha già programmato di istallare nella zona in questione e in altre aree del centro e della periferia cittadina, impianti di videosorveglianza (finanziabili attraverso fondi ministeriali e/o dell’UE) per monitorare costantemente i punti di ritrovo abituale dei cittadini.

Di seguito i nomi degli esponenti che hanno aderito al documento:

Giovanni Scavello (Lega)

Gaetano Gennaro (Pd)

Giandomenico La Fauci (OraMessina)

Ugo Zante (Forza Italia)

Antonella Russo (Pd)

Cristina Cannistrà (M5S)

Giuseppe Fusco (M5S

Giuseppe Schepis (M5S)

Paolo Mangano (M5S)

Alessandro Russo (Pd)

Libero Gioveni (Gruppo Misto)

Pietro La Tona (Sicilia Futura)

Francesco Cipolla (Gruppo Misto)

Serena Giannetto (Gruppo Misto)

Salvatore Serra (Gruppo Misto)

Biagio Bonfiglio (LiberaMe)

Massimo Rizzo (LiberaMe)

Sebastiano Pergolizzi (LiberaMe)

Antonio Interdonato (Gruppo Misto)

Salvatore Sorbello (OraSicilia)

Giovanbattista Caruso (Bramanti Sindaco)

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[…] con i fuochi d’artificio per festeggiare compleanni o ricorrenze varie. A presentare un’interrogazione all’Amministrazione comunale (a cui non c’è stata risposta), a …erano stati  ventuno consiglieri comunali, ma da allora poco o nulla è cambiato. Almeno fino a […]

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[…] Sulla questione dei botti erano intervenuti lo scorso 29 luglio ventuno consiglieri comunali, che avevano presentato un’interrogazione all’Amministrazione comunale, chiedendo quali interventi fossero stati programmati a tutela degli abitanti.  […]