MILAZZO. Simulavano di cambiare mestiere e abbandonare la professione di pescatore, invece, dopo avere incassato il contributo di 40 mila euro di finanziamenti europei continuano a svolgere la loro attività. La Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Milazzo,  guidata dal tenente Carmelo Di Franco,  ha individuato e deferito all’Autorità Giudiziaria dieci persone, per aver «indebitamente percepito contributi europei erogati dalla Regione Siciliana». L’attività d’indagine, durata quasi un anno ed avviata sulla base di un lavoro di analisi svolto a livello centrale dai Reparti Speciali del Corpo ed in particolare dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie, ha permesso di scoprire che ben dieci delle quindici posizioni passate al setaccio dalle fiamme gialle milazzesi (in parte nella zona di Vaccarella) non avevano ottemperato agli obblighi previsti dal bando europeo, pur avendo riscosso il contributo al quale erano stati ammessi.

Infatti, il bando europeo in questione, al fine di ridurre lo sforzo di pesca, prevedeva l’erogazione di un contributo di 40 mila euro a favore del pescatore marittimo che avesse cessato la propria attività, intraprendendone una nuova in un diverso ambito produttivo, requisito, quest’ultimo, non sempre riscontrato in sede di controllo. L’importo che il bilancio pubblico vedrà rientrare nelle proprie casse, se le risultanze investigative saranno confermate dalla competente Autorità Giudiziaria, ammonta complessivamente a 400 mila euro
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