MESSINA. «Ancora una volta la città di Messina si trova a dover fronteggiare uno stato di emergenza, assolutamente, evitabile. La frana nel tratto che conduce alla frazione di Portella non è una sorpresa – spiegano La Fauci e Pagano – per chi da diversi anni segnala, con inascoltata ripetitività, i problemi del territorio e i possibili cedimenti». Così in una nota i consiglieri di OraMessina Francesco Pagano Giandomenico La Fauci commentano la situazione di emergenza che si è creata fra San Michele e Portella per via della frana che ha ostruito il passaggio causando non poche difficoltà ai residenti della zona.

«Proprio durante la precedente legislatura, il consigliere Pagano ha presentato svariate richieste, anche in sinergia con altri colleghi e con le circoscrizioni, per gli interventi di natura ordinaria e straordinaria nei tratti interessati, oggi, dalle frane e in altri punti considerati a rischio. Ci troviamo nuovamente – puntualizzano i consiglieri di Ora Messina – a dover trattare in maniera emergenziale una situazione che poteva essere risolta, o quantomeno contenuta, già diversi anni fa».

«Immediatamente dopo la frana, ci siamo attivati – raccontano Pagano e La Fauci – per comprendere quali potessero essere i tempi per la risoluzione del problema. Come troppo spesso accade, però, abbiamo trovato un rimpallo di responsabilità e competenze inaccettabile. Al momento, infatti, non è chiaro chi dovrà intervenire tra Protezione Civile e i vari dipartimenti, in più non c’è ancora un piano strategico e alternativo per non lasciare isolati tutti i cittadini residenti oltre il punto della frana. Ci rivolgiamo direttamente al sindaco De Luca, perché è il momento di una scelta responsabile per non lasciare isolata una parte della città. In più – aggiungono i consiglieri – sono previste svariate iniziative per le prossime festività natalizie che rischiano di venire condizionate o, peggio, cancellate. Come sempre – attaccano La Fauci e Pagano – il conto più salato lo pagano i messinesi che si trovano nella solita condizione di difficoltà, dovuta principalmente a un evidente lassismo».

«Tutta la zona collinare presente in quei tratti dovrebbe essere sottoposta a trattamenti di manutenzione continui, invece ancora una volta ci ritroviamo a dover trovare soluzioni per arginare l’emergenza senza un reale piano di contrasto ai problemi. Quelle zone – spiegano ancora – sono gravate di un territorio spesso condizionato da incendi e forti piogge che rendono il terreno meno solido. Altro problema è quello riguardante la folta presenza di cinghiali che, in totale assenza di un piano di contenimento e protezione degli stessi animali, incidono sulla stabilità di un terreno già smosso e in condizioni di instabilità. Ci sentiamo – concludono La Fauci e Pagano – di rivolgersi, ancora, direttamente al sindaco De Luca perché prenda in prima persona una decisione atta alla risoluzione del problema. Il rimpallo di responsabilità non è accettabile, va chiarito senza indugi chi ha la competenza per la risoluzione, poi sarà il momento di scrivere un vero e proprio piano per la salvaguardia del territorio e per evitare che si ricada nell’ennesima emergenza».

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