MESSINA. Sarebbero dovuti partire dopo ferragosto dell’anno scorso i lavori per la riqualificazione della fontana di Orione, la scultura del 1500 realizzata da Giovanni Montorsoli collocata a Piazza Duomo e che da tempo si trova in condizioni di degrado, fra escrementi di piccione, erba parassitaria e fessurazioni nel marmo. Quando ha dato l’annuncio, però, l’Amministrazione, non aveva messo in conto la figura di due esperti dell’opificio “Pietre dure” di Firenze, che avranno il compito di supervisionare gli interventi.

Risale al 18 luglio 2019 il sopralluogo dell’assessore all’Arredo Urbano e Spazi Pubblici Massimiliano Minutoli, che quel giorno ha incontrato i responsabili della ditta Fichera che si dovrebbe occupare degli interventi di messa in sicurezza del monumento. A seguito dell’incontro era stato deciso di avviare il cantiere dopo Ferragosto per lasciare l’opera libera dalle impalcature durante le festività. Gli unici interventi partiti, però, sono stati i rilevamenti propedeutici all’avvio dei lavori, ovvero il posizionamento dei sensori che hanno rilevato una serie di dati supportati dalle riprese effettuate con il drone per analizzarli e ricostruire virtualmente la struttura della fontana. La scultura, quindi, ad oggi risulta ancora parzialmente occultata dalle impalcature, e i lavori di ristrutturazione non sono mai iniziati.

Ma cosa ha fermato l’avvio dei lavori? Nonostante l’Amministrazione avesse fatto il suo annuncio a metà luglio, la Soprintendenza di Messina si era messa in contatto con l’opificio delle pietre dure di Firenze (lo stesso che venne per il restauro che si fece dopo il 1908) per far arrivare in città due restauratori con la funzione di consulenti e supervisori, in quanto massimi esperti nel settore, a settembre. L’appuntamento era stato fissato per marzo, spiega la Soprintendenza, a causa degli altri impegni della struttura numero uno in Italia, e ciò rendeva impossibile rispettare le previsioni dell’Amministrazione.

Naturalmente, a marzo per l’emergenza Coronavirus tutto è stato automaticamente sospeso e rimandato. Adesso la Soprintendenza è nuovamente in contatto con lo studio fiorentino per fissare un ulteriore appuntamento e si attende il protocollo d’intesa, spiega il vicesindaco Salvatore Mondello.

Il resto dei lavori, cosa si farà, e quando si farà? Mistero. Il rup dei lavori, Annamaria Cacopardo, ha dichiarato di non essere autorizzata a divulgare notizie, in quanto funzionario del Comune di Messina: “Noi funzionari non siamo autorizzati a divulgare notizie. La prego di non insistere altresì“, ha scritto in una mail.

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