MESSINA. Si è tenuto questa mattina il sopralluogo dell’assessore all’Arredo Urbano e Spazi Pubblici Massimiliano Minutoli, incontrando i responsabili della ditta Fichera che si sta occupando degli interventi di messa in sicurezza della Fontana di Orione, concordati di concerto con il vicesindaco Salvatore Mondello con delega ai Beni Culturali ed Ambientali.

Le attività di ristrutturazione prenderanno il via dopo il Ferragosto messinese in modo che il monumento si presenti alla cittadinanza, durante il periodo festivo, libero da impalcature. Sono iniziati intanto i rilevamenti propedeutici all’avvio dei lavori e sono stati posizionati i sensori che rileveranno una serie di dati supportati dalle riprese effettuate con il drone, che saranno successivamente analizzati per ricostruire virtualmente la struttura della Fontana ed individuare gli interventi strutturali futuri.

Escrementi di piccione, erba parassitaria che sta facendo saltare il marmo, una serie di fessurazioni, che coincidono con le stuccature utilizzate per ricomporla dopo il terremoto del 1908, che rischiano di compromettere il gruppo delle Naiadi e la staticità della tazza che sorreggono, e dulcis in fundo l’assenza di acqua.

E’ lo stato in cui è ridotto il monumento di mezzo millennio fa, costruito da Giovanni Angelo Montorsoli nel 1553, e ritenuta da Bernard Berenson “la più bella del Cinquecento europeo”. Eppure langue da anni, mestamente asciutta e in attesa di qualcuno che intervenga non più solo per riportarla all’antico splendore, ma ad evitare che il tempo e l’incuria abbiano la meglio. Qualcuno che intervenga possibilmente meglio di come si fece dopo l’ultimo restauro, quando l’attivazione dei giochi d’acqua nella parte superiore è andata a penetrare tra i pezzi ricomposti (la fontana fu rimontata dopo i danni del terremoto del 1908).

La fontana di Orione non rientrava nel piano del Comune riguardante le fontane di sua proprietà che, risalente addirittura del 2017, è stato ritirato dopo la presa di posizione della Soprintendenza, la cui presenza è obbligatoria per legge quando si deve intervenire su beni vincolati. Lo stesso ente di viale Boccetta stava all’epoca predisponendo un progetto complessivo di recupero delle fontane cittadine, ma non se ne è saputo più nulla. All’epoca, l’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua fu durissimo con gli uffici regionali di viale Boccetta.

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