MESSINA. Uno dei temi messi in risalto dall’emergenza covid, con le ondate di giovani studenti e lavoratori tornati in Sicilia poco prima del lockdown, è stato quello dell’emigrazione giovanile, tema di cui si fa promotore  Sì resti arrinesci, la campagna nata lo scorso anno per fermare l’emigrazione forzata . Gli esponenti del gruppo, passata l’emergenza, si sono rivolti al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci chiedendo se qualcuno continuerà a occuparsi del problema degli spostamenti “forzati”, come è stato fatto nei mesi di lockdown.
“Siamo felici di apprendere che la Regione abbia aperto un bando di 7milioni di euro, di cui 4 milioni destinati agli studenti iscritti in atenei del Nord ed esteri che tornano in Sicilia – ha dichiarato Silvia Fabra, del movimento – Crediamo però che questo non basti e che serva ragionare in maniera complessiva. Chiediamo a Musumeci di intervenire per rilanciare l’occupazione, per porre un argine al continuo esodo dalla Sicilia. Se non si investe sul tessuto produttivo e sull’occupabilità, anche chi sceglie di rimanere qui per studiare, sa di fare una scelta temporanea, perché per lavorare prima o poi dovrà ripartire.”

Fabra si è poi legata agli ultimi dati sulle università, che mettono in evidenza come molti diplomati hanno deciso di iscriversi in corsi triennali in Sicilia, data l’incertezza della situazione.

“Abbiamo del tempo a disposizione,  una possibilità di intervento – ha concluso Fabra – La giunta regionale sta pensando già da ora a come far sì che chi oggi resta per studiare abbia possibilità di restare qui a lavorare in futuro?”
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