La seconda serata della 74° edizione del Festival di Sanremo scorre apparentemente più veloce, già solo all’ idea che i cantanti in gara ad esibirsi saranno solo 15. Solo che poi, tra una cosa e l’altra, tutte inutili o già viste, a parte l’intervento di Giovanni Allevi, si fanno lo stesso quasi le due di notte. Amadeus con le sue giacche probabilmente ci tiene a ricordare la sua passione per l’Inter, Fiorello è sempre in ottima forma, e spunta la prima co-co donna del Sanremo ventiventiquattro. Non capiamo se Giorgia è là per salvare la situazione o per dare una lezione di stile, ma una cosa è certa con le 30 candeline di “E poi” ci ricorda quando a Sanremo concorrevano canzoni serie e voci serissime. Novità assoluta della serata: i 15 cantanti in gara, tutti molto più rilassati rispetto alla prima serata, saranno presentati dagli altri 15 cantanti che si esibiranno domani, e dunque viceversa. Tutto ciò si traduce in una gran perdita di punti al Fantasanremo. Super ospite John Travolta che, se già per l’edizione 2006 ha intascato un chachet di 450 mila euro, non oso immaginare quest’ anno quanto si è beccato. E non voglio manco saperlo dato che un attore internazionale come lui è stato pagato profumatamente per ballare il ballo del Qua Qua. E chiaramente nei suoi occhi si leggeva un unico grido “vi denuncio tutti”. Insomma, fino ad ora il momento più cringe di quest’edizione, forse pure più cringe dell’omaggio a Raoul Casadei mascherato da sagra di paese. Ma a risollevare il livello delle ospitate ci pensa nettamente Giovanni Allevi, e non so neanche se ce lo meritiamo dato come girano le cose. Il Mieloma gli ha tolto molto, lo ha portato a perdere molto, come lui stesso afferma, ma mai la speranza. E poi ci spiega i doni del dolore, e noi non possiamo fare altro che dirgli grazie. Nel mentre Giorgia cambia un paio di look in stile charleston o, meglio, lampadario, per poi indossare l’abito che la incoronerà queen della serata durante un medley eccezionale, da brividi. Tutti i suoi pezzi più belli e famosi, cantanti uno dopo l’altro, ed il livello si alza nettamente e si illuminano i ricordi. La sua voce è potente e bellissima, e resiste e persiste. Uno di quei medley che ti fa venire voglia di strazzare forte come all’ uscita delle medie, sulla scalinata difronte scuola. Rosa Chemical, pallidino, è sempre il solito, fa casino e ci fa ballare, ma mai quanto il medley ignorantissimo di Bob Sinclair. Dal Mama di quest’estate alla nave di Sanremo “Costa Smeralda” è un attimo: più zizzo che mai con una dj set da festa aziendale o a bordo piscina tipica di Medicina. Infine, inaspettatamente, piacevole scoperta il dizionario narrato dai ragazzi del cast di “Mare Fuori”, fatto di parole chiave che fanno parte della vita di coppia, per combattere il fenomeno della violenza domestica e del femminicidio. Ultimo ospite Leo Gassman, bello coatto, nei panni del Califfo, che canta “Tutto il resto è noia”, per il lancio della fiction Rai in memoria dell’artista d’adozione romana. Insomma, la seconda serata non entusiasma ma neanche sdegna, più che altro è piatta e riciclata. Ma nonostante i tempi prolissi, gli sketches beceri ed inutili, il male peggiore resta sempre lui: il televoto. Stasera si palesa per la prima volta, sommandosi ai voti delle radio, sconvolgendo la classifica della prima serata stilata dalla sala stampa. E si sa il televoto fa un sacco di danni, fa persino più danni dei parcheggi nel bel mezzo del Viale Europa. E ce ne vuole. Ma adesso vediamo le pagelle dei 15 artisti che si sono esibiti nella seconda serata del Festival della canzone italiana.
Fred De Palma “Il cielo non ci vuole” – Presentato da un Ghali super fashion ed emozionato, il re del reggaeton italiano sembra sciogliersi un po’ rispetto alla prima serata. Ma cambia poco, canta un amore travagliato e tossico che cerca di resistere a tutto, persino alle smart che la passeranno in loop a palla sulla litoranea. “Ti ho fatta solo piangere” e adesso noi che cosa c’ entriamo? Pompo nelle casse. 5
Renga e Nek “Pazzo di te” – I La Sad in smoking e scivolata morbida, stile fresco di zona, presentano il duo teletrasportatosi direttamente dagli anni ’90. Saranno sti colori matte, saranno loro che si prendono troppo sul serio, ma stasera l’età si sente e si vede. Anche se le voci sono accademicamente sempre forti eh. Un dubbio insorge tra gli ascoltatori, e se questo cantare un amore maturo fosse un tentativo di Renga per riconquistare Ambra Angiolini? Gossip. 6
Alpha “Vai!” – Mr Rain lo presenta, ed è subito recita scolastica. Zaino in spalla, e vai “non guardare indietro mai”. Suona tanto come chi sognava e programmava il viaggio post maturità, un po’ sulla scia di “Che ne sarà di noi” di Muccino, un po’ sulle orme del Detective Conan. Il problema è che ce la ritroveremo ovunque per tutte le vacanze estive. Cartoons. 4 +
Dargen D’ Amico “Onda Alta” – Diodato, la moda non è il suo forte, ma crede molto nella sua occasione da presentatore. Il pezzo del giudice di Xfactor al secondo ascolto ufficiale risuona ancora meglio, ed infuoca il teatro, e lui ci tiene a precisare, a fine esibizione, dato che gli hanno dato del “politicamente impegnato”, che nella sua vita di peccati, anche brutti, terribili ed indicibili, ne ha commessi tanti, ma mai si è mischiato e si mischierebbe alla politica. E come gli si può dare torto? Sembra una canzonetta, ma ha un testo da leggere con molta attenzione. Sulla luna. 8.5
Il Volo “Capolavoro” – Rose Villain ma addobbi di Natale ne abbiamo? Perché è un po’ troppo tardi o troppo presto per vestirsi da addobbo natalizio. Comunque l’ho trovata in perfetto stile conIl Volo, che guarda caso presenta, ed i tre arrivano in un look che un mixato tra triulo, malanova e scuntitizza ed il Kinder Pinguì. La loro unica utilità è far fare punti al Fantasanremo dato che si scatenano tra batti cinque, fiori alla mamma e battute simpatiche, ma sempre vecchi restano. Telenovelas. 4
Gazzelle “Tutto qui” – I Bnkr44 scendono in campo come la miglior squadra di baseball del più iconico telefilm americano per teen, e presentano, con tanto di coreografie, Gazzelle. Per l’occasione vestito da Oasis, Flavietto stasera ha una voce meno impostata, meno tesa, e molto più fluida che lo rende se stesso. E la sua è una canzone autentica, che ti culla. Canta un amore finito che però chissà, magari si salva, magari ci casca. “Vorrei guardare quel soffitto con te” e quel ciao piccola alla fine, ci fanno capire che questa ballad, dal ritornello romantico, ha una musa. Il pezzo funziona, e su quel podio ci starebbe di diritto ma tanto l’Italia non è ancora pronta per la vittoria di un indipendente, anche se i suoi concerti fanno sold out in tre minuti d’ orologio. Oh Romeo Romeo. 9
Emma “Apnea” – Posso dirlo? Finalmente Emma sembra felice ed innamorata. E ricambiata. Non è facile riprendersi quando ti lascia lo stronzo di turno, figuriamoci se ti lascia per Belen. Un po’ “Cattolica” dei PopX, un po’ hit estiva, già le vedo le carrellate dei reel sott’ acqua alla Punta con colonna sonora Apnea. Total black sia per lei, che per quei gran fighi dei Santi Francesi che la presentano. Sul palco ci sa stare e la voce la sa usare. Respira. 6,5
Mahmood “Tuta Gold” – Mahmood è presentato da un’Alessandra Amoroso che si trasforma sempre di più in Iva Zanicchi, ma che sorprende ancora una volta per un look veramente figo. La luna, la vita da strada, l’emarginazione, le pistole e la musica che l’ha salvato. Chissà quanto c’ è di autobiografico? Praticamente tutto, persino il sound mediterraneo. E anche se Mahmood probabilmente frequentava al Mama, l’Eurovision non glielo toglie nessuno. Soprattutto con un brano così, che profuma di podio. E poi adoro quel monospalla nero. Adoro. Esibizione perfetta. Star. 9
Big Mama “La rabbia non ti basta” – Sarà stato forse lo sbrilluccichio della maglia a chiodini psichedelici de Il Tre che la presenta, ad accecare Big Mama rischiando uno scivolone sulla scala più temuta e lucida d’ Italia? Look alla Madonna goth, con strip finale e tuerkata di classe, per un pezzo che stasera sprigiona ancora più energia e bellezza d’ animo. Rivendica la sua lotta contro il body shaming in un brano che le si cuce addosso, e si diverte tantissimo, essendo stasera molto più rilassata di ieri.“Amatevi liberamente” topic, e dedica alla comunità queer, in quella che è stata l’esibizione più frizzantina della serata. Power Girl. 7,5
The Kolors “Un ragazzo una ragazza” – Angelina Mango, uscita da Suburra, regge alla grande il ruolo di presentatrice e non si capisce come faccia a non ridere lanciando il titolo. L’ incontro di una notte e poi che cosa succederà. E che deve succedere? Se questa è la prospettiva della colonna sonora del vostro primo incontro, non mi stupisce se non vi vedrete mai più. Il pezzo ha un groove che spicca, peccato per problemino là. Però il funkettino pop funziona ed è subito voglia d’estate. Comunque, è davvero difficile azzeccare di fila un tormentone dopo l’altro, ma loro ci sono più che riusciti e sul palco lo cantano a testa alta. E voi, si proprio voi che li criticate, già vi vedo canticchiarla in loop sculettando. Non è un pezzone di qualità, ma è ben confezionato e fa il suo. Coerenti 7
Geolier “I p’me tu p’ te” – Bisogna saper lasciare andare è il monito della canzone, ed infatti, per fortuna Geolier, nonostante il look da T-Max, non sta per rapinare Fiorella Mannoia che lo presenta. Sulla scia di Lazza porta sul palco sanremese una canzone urban non rappata, e lo fa portandosi dietro tutta Napoli e la musicalità della sua lingua. Vi giuro che è una canzone d’ amore, anche più vera di tante altre, e lancia un bel messaggio. Il ritmo c’è e la cassa dritta ci sta, per la gioia dei subwoofer che circolano indisturbati in via Tommaso Cannizzaro. Scugnizzo. 7
Loredana Bertè “Pazza” – La presenta un Sangiovanni con occhiaie e catenona dorata al collo, ma niente è troppo triste sto figghiolo per adesso. “Non ho bisogno di chi mi perdona, lo faccio da sola”, ricordatevi questa lezione di vita perché perdonare se stessi è la cosa più difficile che ci sia. E se sei donna la difficoltà aumenta. Un manifesto femminista, un riscatto. Se il primo ascolto conquista, il secondo è proprio una gran soddisfazione e l’Ariston le dedica un’ovazione. Fosse la volta buona che se lo porta a casa questo premio, tra l’altro vestita con piume: bei punti al Fantasanremo. Rock, sia dentro che fuori. 8,5
Annalisa “Sinceramente” – Cosmo esci da questo Maninni, che presenta la tredicesima artista in gara. Ok, Annalisa non fa le scale dopo la brutta caduta dell’anno scorso, ed è nuovamente malus al Fantasanremo. Sinceramente ancora non l’ho capito se vuole essere libera o sua, ho capito solo che, a quanto pare, è tra le preferite, cosa che non comprendo dato che non siamo al Festivalbar (ma forse non la comprenderei ugualmente), e che questo outfit alla Moulin Rouge con décolleté ce lo ritroveremo allo 090. Ritornello martellante che chissà quando quando quando ce ne libereremo. Sicuramente non quest’ estate, in cui comanderà per lidi e serate. Pin Up. 6
Irama “Tu no” – Avete presente quando nelle RSA consano a festa i vecchietti per le recite di Natale? Ecco i Ricchi e Poveri in versione presentatori, che poi manco i fiori gli hanno dato. Se li sono riportati indietro. Tra l’ altro quanto si strugge Irama? Tanto poi arriva il televoto e finisce sempre inspiegabilmente in posizioni alte. Che brutto quando ti manca qualcuno, però, anche se l’estetica non è tutto nella vita, secondo me se Irama si levasse quel mocio dalla testa magari la ex ci potrebbe ripensare, o magari ne conquista un’altra per farla rosicare. Uomini e Donne. 4
Clara “Diamanti grezzi” – Attenzione invasione di palco, ah no. Sono solo i Negramaro che presentato Crazy J versione cantante. I diamanti li canta, dato che l’essere umano è un diamante grezzo in continua lavorazione, ed a modo suo li indossa, però nonostante risulti più a suo agio, rispetto alla prima serata, resta acerba. Certo quell’ ombelico di fuori è un tocco di classe per il Fantasanremo. Ancora ne devi mangiare. 5,5
(foto Ansa)