MESSINA. A presiedere il Consiglio d’amministrazione dell’Ente Regionale per il Diritto allo Studio di Messina non sarà più il professore Pierangelo Grimaudo ma Giovanna Cuttitta: con un decreto, l’assessore all’Istruzione Mimmo Turano ha nominato come nuovo presidente l’attuale dirigente della Regione Siciliana a capo del “Servizio IV gestione per gli interventi in materia di istruzione scolastica e universitaria”.
Il primo a commentare la nuova nomina è il consigliere del cda Kevin Bonasera: «Il cda rimane per il suo buon operato. Cambia solo il presidente: rimaniamo a svolgere la nostra attività sia io che i colleghi Giuseppe Tancredi Patanè e Alberto Armone che il professore Salvatore Cardali. Secondo la normativa legata allo spoil system cambia la presidenza dell’Ersu a favore della dottoressa Cuttitta dirigente della Amministrazione Regionale. Attendiamo con ansia il suo arrivo per continuare un lavoro duro su quello che sono le residenze e le borse di studio. Mi soffermo, inoltre, in risposta alle dichiarazioni sulla stampa dall’ex presidente Grimaudo rispetto a gli interventi a favore dei disabili deliberati in consiglio il 30 dicembre 2022 (in merito sono intervenuti anche Cgil e Udu Messina, ndr): io sono il consigliere che si è astenuto, perché gli interventi a favore dei disabili vengono finanziati con gli introiti dati dalla tassa regionale, che a sua volta deve essere devoluta tutta alle borse di studio. Non è chiaro se tali interventi siano economie rivolte agli studenti disabili o altro che la normativa non consente. Considerando che il bilancio ci è stato sottoposto da un giorno all’altro, al buio, non mi sono sentito di dare la mia approvazione. Proprio perché parliamo di una nobile volontà nell’andare a sostenere chi ha delle disabilità, ritengo che sia giusto valutare con quali capitoli di bilancio finanziare tali interventi. Tra l’altro abbiamo parecchi fondi in avanzo di amministrazione e quindi non vedo per quale motivo tali manovre dovrebbero essere finanziate con i fondi destinati alle borse di studio, soprattutto dopo la circolare dell’assessore Mimmo Turano che ci indica, concordando con la norma, che dobbiamo rimuovere, come fino a due anni fa, la figura dello “ studente non beneficiario”. Preciso altresì che come me anche i miei colleghi Patanè e Armone, presenti quel giorno, hanno sostenuto pienamente l’idea che questa figura dello studente non beneficiario debba essere rimossa con tutte le forze disponibili in bilancio. Per il resto l’altra grande sfida è quella del PNRR sulla quale ora dovremo correre».