MESSINA. Nonostante il primo turno di votazioni per l’elezione del rettore dell’Università di Messina si sia concluso con un nulla di fatto (nessuno dei tre candidati, Giovanna Spatari, Michele Limosani e Giovanni Moschella, ha raggiunto il quorum richiesto), una prima analisi  è possibile trarla: e cioè che gli studenti dell’ateneo messinese hanno disertato in massa le urne. Hanno infatti votato solo 508 tra studenti, dottorandi, assegnisti e specializzandi, per un totale di soli due voti equivalenti.

Perché? Si tratta di un’azione che era nell’aria già qualche settimana fa (qui il link), proprio quando gli studenti hanno protestato, con un sit-in silenzioso, davanti alla sede del Rettorato. La manifestazione nasceva dalla lamentela da parte degli studenti sul peso che ha il loro voto nell’elezione del nuovo Rettore, ovvero 0,002.

«Gli studenti universitari, come ribadito anche paradossalmente dall’amministrazione, costituiscono il fulcro della vita dell’intero ateneo e per tali ragioni non possiamo assolutamente accettare di non essere considerati nella scelta del futuro Rettore – spiegavano gli studenti – Le istanze della nostra componente, pervenute all’amministrazione centrale attraverso i nostri rappresentanti oltre un mese fa, sono state prima ignorate e poi addirittura bocciate all’interno del Senato Accademico, con atteggiamento sordo ed autoreferenziale».

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