PALERMO. A meno di ventiquattro ore dalle sue dimissioni, Cateno De Luca e Danilo Lo Giudice lanciano ufficialmente l’offensiva dalla Sala Rossa del Palazzo dei Normanni. L’attacco è mirato direttamente al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che attualmente è passibile di sfiducia. «Una sfiducia larga», come ha dichiarato l’ex sindaco di Messina, che afferma di essere «l’unico che può parlare con tutti perché non è figlio dei partiti».

L’idea di De Luca e Lo Giudice si basa su «un progetto meridionalista fortemente autonomista», e proprio su queste tematiche il tandem di Sicilia Vera si tiene disposta a dialogare con tutte le altre forze. Durante la conferenza stampa De Luca ha attaccato Musumeci rispetto il matrimonio con la Meloni, chiedendo di “coniugare” fortemente lo slogan “elezioni subito” anche in Sicilia: un modo per indire subito l’apertura delle urne che, se dovesse essere approvata la sfiducia da parte dell’Ars, sarebbe indetta durante l’ultima settimana di aprile, secondo i due di Sicilia Vera, che fanno rifermento ai termini posti dallo Statuto regionale.

Ma oltre ad un attacco diretto nei confronti dell’attuale coalizione di governo regionale, Cateno De Luca ha annunciato le probabili rose per la campagna: la presentazione dei candidati partirà da Catania. «Il primo nome è del centrodestra, il secondo è del Partito Democratico di Catania», asserisce De Luca, che così riflette sul fatto che la sua candidatura non sottrae solamente voti al centrodestra ma anche al centrosinistra e, soprattutto, al Movimento Cinque Stelle. Inoltre, De Luca scommette: «Con la mia candidatura Micciché non si candiderà, ci sarà solo Musumeci. Ci sarà De Luca, che rappresenta da solo un polo. Dall’altro lato quello che resta del centrodestra, dall’altro lato PD e M5S, se stanno insieme. Chi vincerà non avrà più di trenta rappresentanti in aula. Così il vero governo nascerà in aula e con un programma e punti precisi. Un ragionamento matematico. Nessuno avrà la maggioranza».

«Ho fatto un tour musicale per tutta la Sicilia e ho cantato e le ho cantate a tutti. Ho iniziato da Catania (città di Musumeci, ndr) per presentare un avviso di sfratto all’attuale presidente. Le candidature verranno ufficializzate ogni settimana, due o tre candidati per provincia».

 

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