MESSINA. Il territorio dello Stretto si classifica al 98esimo posto nella classifica “Ecosistema Urbano” di Legambiente, Sole24 Ore e Ambiente Italia. Messina (lo studio prende in considerazione la città, non la provincia) risulta perdere sette posizioni rispetto al rapporto del 2019, e quattordici se si prende in considerazione quello realizzato nel 2018. La ricerca si basa su 18 indicatori per i quali ogni città ottiene un punteggio che va da 0 a 100, costruito caso per caso sulla base di obiettivi di sostenibilità. Nessuna città ha ottenuto il massimo in una categoria e nella graduatoria finale nessuna supera il punteggio di 80, e solamente due città, Trento e Bolzano, riescono a sorpassare quota 75 (Messina ha ottenuto il 37,65%). “Il punteggio di 70 è però raggiunto o superato – viene dichiarato nel rapporto – da otto capoluoghi (erano solo 6 nella passata edizione) a dimostrazione che c’è uno schiacciamento della graduatoria, ma non verso l’alto.”  Il punteggio della graduatoria finale è assegnato mediante una media ponderata secondo un peso che va da 3 a 15 per ogni singolo indice.

La graduatoria in cui fa peggio Messina è il verde urbano, dove si posiziona 101esima su 105, con solo 6,4 metri quadrati di verde urbano per cittadino. L’indicatore in cui si classifica meglio Messina è quello per la concentrazione di ozono (17esima) e per rifiuti prodotti (18esima).  All’interno del range di punteggio 20-50, il capoluogo della provincia peloritana si posiziona 39esima per vittime della strada, 47esima sia per offerta del trasporto pubblico, 48esima sia per isole pedonali che per livelli di biossido di azoto. Nell’intervallo 51-70, invece, Messina si posiziona 51esima per il tasso di motorizzazione, 55esima per l’efficienza di depurazione, 59esima per il particolato nell’aria (PM10), 62esima per il solare pubblico e 67esima per l’uso efficiente del suolo. Per consumi idrici, invece, si colloca alla 71esima posizione. Scendendo verso la coda delle classifiche, la città è 81esima per dispersione nella rete idrica, 85esima per passeggeri che usufruiscono del trasporto pubblico, 86esima per alberi in aree di proprietà pubblica. 91esima è la posizione nella graduatoria delle piste ciclabili, e 93esima per rifiuti differenziati. Peggio di Messina fanno Palermo e Catania, penultima e ultima provincia in graduatoria. Meglio invece Reggio Calabria, novantunesima. Exploit per Cosenza, quinta assoluta.

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