MESSINA. Dopo tre giorni di attacchi, contrattacchi e messaggi di sfida, è scoppiata la pace tra il sindaco Cateno De Luca ed il consiglio comunale. La querelle era scaturita dalla delibera presentata dalla giunta (e che il consiglio dovrà votare) in cui De Luca illustrava una serie di modifiche al regolamento d’aula per snellire i lavori ed introdurre un criterio qualitativo, e non quantitativo, per la percezione del gettone di presenza nelle sedute di consiglio e commissione.

Dopo essersi arroccati sulle loro posizioni (con De Luca che ha minacciato le dimissioni se la delibera non dovesse passare), si è scesi tutti a più miti consigli: in arrivo un incontro tra sindaco e consiglieri, ed un testo condiviso. Di seguito il comunicato.

“Si è svolto questo pomeriggio un ampio confronto tra la Giunta, rappresentata dal sindaco Cateno De Luca e dal vicesindaco Salvatore Mondello, e l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale, in merito alla proposta di modifica del Regolamento consiliare che la Giunta ha inoltrato alla Presidenza del Consiglio, al fine di adeguare il vigente Regolamento alle complessive esigenze dell’esecutivo (Dirigenti dei Dipartimenti, Segretario Generale, rappresentanti e Dirigenti delle Società partecipate). A seguito di un sereno confronto, finalizzato ad esplicitare le motivazioni che hanno indotto la Giunta all’elaborazione della proposta di modifica del Regolamento consiliare, si è stabilito, se richiesto dai Capigruppo, un ulteriore incontro esplicativo della complessiva proposta. Entrambe le parti, hanno comunque espresso la volontà di addivenire ad un testo condiviso nel più breve tempo possibile, al fine di garantire la massima funzionalità delle istituzioni municipali, per affrontare e risolvere le varie e gravi problematiche che limitano la ripresa socioeconomica della nostra città”.

Nel pomeriggio, però, il presidente del consiglio Claudio cardile aveva segnalato una “scorrettezza istituzionale” da parte del sindaco: Cardile, infatti, in una nota ha parlato di “linea di indirizzo perentoria con la quale il sindaco rappresenta l’esigenza di non assicurare la presenza e lavori delle commissioni consiliari per il segretario generale i dirigenti componenti dei consigli di amministrazione delle partecipate”. Il chiarimento durante l’incontro.

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fabio
fabio
11 Settembre 2018 0:00

Dopo anni passati lontano dalla città di Messina certe volte mi viene da pensare se sono andato io via da quel posto o siete rimasti voi dove siete sempre stati.Una terra ricchissima di varietà culturale ed umana, genuina,cantata in mille poesie e lingue.Un diamante di sale e mare. Tutta ricchezza sprecata, data in pasto a ciarlatani gradassi e miserabili,specchio di una società marcia e patetica.