MESSINA. Felpa blu e polo maniche corte color cielo, decorate dal logo della scuola. Questa la divisa, facoltativa, che gli studenti dell’Istituto tecnico industriale Verona Trento potranno procurarsi da quest’anno. E chi aderirà all’iniziativa avrà un credito scolastico con un miglioramento del voto di condotta.

“La divisa dimostra un senso di attaccamento alla scuola, una questione di rispetto e di senso di appartenenza, oltre che un piacere”, spiega la professoressa Eliana Bottari, promotrice dell’iniziativa appoggiata dalla preside Simonetta Di Prima. Molti, infatti, sono anche i maturandi che l’hanno acquistata come ricordo della scuola.

L’idea è stata lanciata durante l’ultima assemblea di istituto dell’anno 2017/2018, il 6 giugno, ed è stata accolta all’unanimità dai presenti che hanno anche scelto il colore.

Sarà una decisione dell’alunno se acquistare la divisa oppure no. “A luglio vi è stato un primo invito preventivo, ma non tutti sono venuti”, ha affermato la professoressa. “Il nostro auspicio è che questo desiderio da parte degli alunni si incrementi in modo tale da costituire un corpo studenti compatto, anche con il tempo”.

L’ Istituto non è insolito ad iniziative di questo genere: già negli anni scorsi si era provveduto alla personalizzazione di camici da laboratori, disponibili sia per professori che per alunni, scalda colli e indumenti di vario tipo per i team delle numerose competizioni a cui la scuola partecipa (tra queste, “Zero Robotis”, Nao Challenge” e “Astro Pi”). Quest’anno, però, si è deciso di fare un passo più lungo.

“Abbiamo iniziato con una felpa e una polo – conclude la Bottari -, ma il nostro desiderio è di ampliare questa idea con altri articoli in futuro, come ad esempio giubotti o altro”.

Per acquistare la divisa basta recarsi presso la sede di Via Ugo Bassi e, grazie a dei campioni a disposizione della scuola, si potrà verificare la taglia che verrà in seguito prenotata.

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FRANCESCO D'AMICO
FRANCESCO D'AMICO
12 Settembre 2018 14:13

Sono un ex studente del Verona-Trento. Nel leggere questo articolo sono rimasto a primo impatto sconvolto, perchè favorire come esposto(condotta e credito)chi decidesse di acquistare la divisa sarebbe una disparita in un Paese inclusivo e pluralista. Ma la verità è che si tratta di notizie errate. Come confermatomi da un prof. Informatevi meglio direttamente presso la scuola e rettificate. Grazie.