MESSINA. I veri impresentabili? Non più di una ventina, secondo Cateno De Luca. Ma dai nomi altisonanti: tutta la delegazione parlamentare nazionale e regionale, spiega il candidato alle regionali nella lista Udc-Sicilia Vera.

“I veri impresentabili sono i politici che si trovano sia nel Centrodestra che nel Centrosinistra e che in queste anni hanno favorito le lobby e il sistema clientelare della Sicilia e non hanno fatto niente di buono per la Regione. A Messina stiamo assistendo a candidature alle regionali assolutamente inadeguate di personaggi che vogliono replicarsi all’infinito. Dall’altra parte, pseudo nuovi movimenti senza competenze e  senza rossori, danno consulenze a parenti e amici spacciandosi per i nuovi moralisti. Tutto ciò non fa che alimentare l’ipocrisia generale dove c’è chi accusa l’altro senza provare a selezionare nuova classe dirigente”, ha spiegato De Luca, non prima di riservare un’altra stoccata, stavolta all’indirizzo dell’Università: “Spero che altre istituzioni non invadano il campo in politica, perché questo sarebbe un duro colpo alla democrazia. Aggiungo che non accettiamo che certi palazzi in questo momento stiano agendo con fare tentacolare per imporre i loro uomini come se dal loro scranno o ermellino vorrebbero impadronirsi della città”.

Al suo fianco, sul palco, Carlo Taormina, già parlamentare e suo avvocato nel processo che lo vede imputato per una variante del piano regolatore di Fiumedinisi. “L’incandidabilità è un concetto differente – ha argomentato Taormina dal punto di vista  Qualcuno lo distingue dall’ineleggibilità. Quest’ultimo caso riguarda  situazioni che provengono da una sentenza di primo grado e che superano determinate pene e per alcuni reati”. Taormina si è soffermato poi sul processo riguardante De Luca spiegando: “Lui è candidabile e presentabilissimo

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