MESSINA. Per Cateno De Luca, l’attuale presidente della Regione oltre metà mandato Nello Musumeci, “non ha mai nemmeno amministrato un condominio“. Il sindaco di Messina lo ha affermato in un’intervista ad AdnKronos. “”Musumeci è una pessima imitazione del sindaco De Luca, cioè del sottoscritto. Non ha mai amministrato nemmeno un condominio e non sa come si amministra. E’ inutile che continua a dire minchiate…”.

Nello Musumeci è stato presidente della provincia di Catania per due mandati dal 1994 al 2003 e contemporaneamente europarlamentare fino al 2009, oltre a ricoprire attualmente, arrivando a oltre metà della legislatura, il ruolo di presidente della regione Siciliana, mentre De Luca è stato sindaco di Fiumedinisi (1430 abitanti) dal 2003 al 2011, cioè quando Musumeci finiva il secondo mandato alla provincia etnea (oltre un milione di abitanti ) e sindaco di Santa Teresa di Riva, che non arriva a diecimila abitanti, oltre ad essere sindaco di Messina da due anni (quando Musumeci era a Palazzo D’Orleans già da otto mesi). I due sono anche stati colleghi all’Ars seppure in tempi diversi.

Da cosa deriva il giudizio di De Luca su Musumeci (che De Luca, pur menzionando l’esperienza alla Provincia di Catania continua a dire “non ha mai amministrato nemmeno un condominio”)? Per l’ordinanza che prevede la chiusura degli hotspot, che è stata impugnata ieri sera dal Viminale davanti al Tar. “Io questa questione l’avevo già sollecitata ai primi di maggio, alla fine del lockdown – dice De Luca in una intervista all’Adnkronos mentre raccoglie basilico dal suo terreno- avevo invitato Musumeci a farsi avanti, l’ho detto e lo ribadisco anche oggi: questa ordinanza di Musumeci è arrivata tardi ed è pure fuori luogo”. “Fuori luogo – spiega il sindaco – perché Musumeci vuole creare il caso. Invece prima di emettere una ordinanza vanno definiti i presupposti. Io, ad esempio, diedi sette giorni di tempo solo per la chiusura dell’hotspot di Messina. Poi c’è la questione della tempistica. Perché viene fatta solo ora e non due mesi fa?”.

Proprio sulle ordinanze, De Luca ha collezionato negli ultimi mesi un discreto numero di cancellazioni, impugnazioni, dichiarazioni di nullità e pure un decreto del presidente della repubblica Sergio Mattarella. Ma continua a dare lezioni a Musumeci nel corso dell’intervista.

“Musumeci fa l’ordinanza e solo dopo dispone gli accertamenti. Non conosce l’Abc. Che prevede che gli accertamenti vadano fatti prima dell’ordinanza”. “A prescindere dalla questione della competenza, perché io non faccio il costituzionalista e non mi esprimo, sarei presuntuoso, ma al di là delle competenze mancano tutti i presupposti. Ecco perché Musumeci appare una pessima imitazione del sindaco di Messina”, dice parlando di se in terza persona. “Altra questione delicata riguarda la sollecitazione leghista di arrivare a un provvedimento che serviva come manifesto – dice ancora il sindaco De Luca – mi ha meravigliato la stupidità di Musumeci. Io avrei rilanciato. Avrei detto alle Lega: ‘Ok, faccio l’ordinanza ma voi fatela fare anche a Zaia e agli altri governatori, così avviamo un percorso di confronto-scontro tra territori e governi”.
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