MESSINA. Quanti sono i casi attuali accertati di Coronavirus nelle scuole messinesi? Quarantuno, secondo i dati ufficiali del Ministero dell’istruzione, aggiornati al 19 novembre: ovvero lo 0,22 per cento dei 18mila alunni che frequentano gli istituti di materna, elementari e medie di Messina. Ventiquattro, invece, i casi fra i docenti e cinque nel personale Ata. «Dall’analisi dei dati (relativi al 96% delle scuole messinesi) – si legge nel documento – emerge che non si sono sviluppati focolai e che comunque, se presenti, sono in numero molto limitato».

Numeri, quelli redatti dalla Redazione dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, che però non coincidono con i dati contenuti in un report della Polizia Municipale, secondo il quale gli alunni positivi sarebbero 61 (lo 0,33 del totale) e i docenti 35 (compreso il personale scolastico). I dati sono relativi a 21 scuole su 23.

A intervenire sulla “querelle” dei numeri, in una nota, è la dirigente dell’Istituto comprensivo “Enzo Drago” Giuseppa Scolaro, che in una richiesta di rettifica, “al fine di tranquillizzare i genitori e il personale tutto del nostro Istituto”, informa che i dati del report della Polizia municipale “non sono affatto corretti e non rappresentano la reale situazione del nostro Istituto”. Nello specifico, rispetto agli otto casi segnalati nel report della Polizia Municipale, gli alunni attualmente positivi sarebbero solo 2, mentre il totale dei casi fra docenti e personale ammonta a 3, rispetto ai sei segnalati dai Vigili.

«È doveroso sottolineare – si legge nel documento – che l’andamento dei contagi è sempre in continua evoluzione e che questa dirigenza sta continuamente monitorando, attivando un canale costante di comunicazione con Asp di riferimento, Ente preposto ad effettuare tamponi, ad individuare il tracciamento dei contatti stretti ed a prendere provvedimenti di competenza (isolamento soggetto, messa in quarantena del singolo o intera/e classi o altro). Inoltre, considerato che in seguito ad alcuni casi di parenti o genitori positivi o anche alunni, l’informazione è stata condivisa nelle chat dei genitori tenendo all’oscuro questa dirigenza o comunicandolo in seconda battuta, generando panico, ansia e anche forti diffidenze e accuse nei confronti di una dirigenza considerata omissiva, si ritiene necessario rivolgere un appello a tutti i genitori auspicando che si dimostrino responsabili nel denunciare casi di positività diretti o indiretti che possano mettere a rischio la nostra comunità, collaborativi e celeri nelle comunicazioni che devono essere effettuati in modo Ufficiale, tramite posta e-mail indirizzata alla scuola, per consentire di inoltrare comunicazione dei casi che via via si possono presentare, di intervenire in modo tempestivo e potere interrompere la catena dei contagi. Infine concludo il mio messaggio sottolineando che la tutela della salute dei ragazzi, come quella di tutto il personale, che con dedizione e forte senso di appartenenza, garantisce quotidianamente la scuola in presenza, è stato sempre l’obiettivo primario che ha contraddistinto la l’azione della mia Dirigenza da quando è iniziata questa tremenda pandemia. Tutti quanti hanno lavorato e ancora si continua a farlo per poter garantire una didattica in presenza e, per quello che mi compete, in sicurezza, sorretta sempre dalla convinzione che, garantire il diritto alla studio a tutti, sia l’essenza fondamentale del nostro ruolo, senza ma e senza se. Di seguito si dà prospetto numerico del quadro epidemico della scuola comunicato a chi di competenza per rettifica dati, naturalmente a tutt’oggi. Si evidenzia inoltre che molti dei casi presenti nel prospetto sono ormai in via di risoluzione, in quanto trascorso il periodo di quarantena e siamo in attesa di ulteriori comunicazioni».

 

Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere comunale di Sicilia Futura Piero La Tona, presidente della commissione Cultura del comune di Messina e preside dell’istituto Minutoli, che in una intervista rilasciata alla Gazzetta del Sud ha spiegato che “non mi sembra che i dati giustifichino l’intervento del sindaco che ha chiuso tutte le scuole indistintamente”.

La Tona ha anche segnalato un dato interessante. “Si sono registrati 60 casi (41, secondo il ministero dell’Istruzione, ndr) tra gli studenti di 21 istituti comprensivi. Ma ogni comprensivo ha diversi plessi, in totale sono 104. Credo sia stata una decisione presa con superficialità, forse sull’onda emotiva delle richieste che arrivavano dalla città”, ha concluso il consigliere.

 

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