MESSINA. Anche la rappresentanza del terzo quartiere dopo un incontro con il direttivo del circolo è intervenuta sulla situazione covid-19 in città.

“Da un’attenta disamina dell’andamento dell’emergenza Covid condotta dagli organi di stampa e dalle TV locali emerge in modo drammatico un’ organizzazione deficitaria ed inadeguata delle attività socio-sanitarie emergenziali. Ciò ha comportato l’insorgenza di notevoli disagi e disservizi alla cittadinanza, tali da necessitare l’apporto tempestivo di correttivi significativi in un complessivo quadro di collaborazione sinergica tra le Istituzioni preposte.

Un importante e significativo passo avanti è stato compiuto con la Circolare dell’Assessorato della Salute n. 55237 del 12.12.2020, applicativa dell’art. 3 dell’Ordinanza del Presidente della Regione n. 64 del 10.12.2020 che, coinvolgendo i Medici di Medicina Generale ed i Pediatri di Libera Scelta a supporto delle  ASP nella Gestione dei pazienti Covid-19 positivi sul territorio,  ha regolarizzato ed omologato per tutte le ASP della Regione le modalità di segnalazione di casi, contatti e cluster di positività al Covid rilevate dai sanitari e dalle strutture sanitarie nell’esercizio delle proprie attività professionali.

Tuttavia il sistema potrebbe divenire ancora più snello e flessibile tramite il supporto del Dipartimento di Informatica della nostra Università. Sarebbe, infatti, utile predisporre una piattaforma in cui l’intera modulistica degli atti sanitari relativi all’emergenza, potrebbe essere compilata direttamente in rete. In tal modo si eviterà che operatori vengano impegnati a caricare sul portale i dati inviati tramite mail e di registrare più volte la stessa segnalazione di un cluster familiare da parte del medico di famiglia, pediatra e laboratorio di analisi o struttura sanitaria che lo ha rilevato. 

Ecco quindi alcuni correttivi che sarebbe opportuno adottare tempestivamente per fronteggiare al meglio la terza ondata di epidemia che è prevedibile che raggiungerà un nuovo picco in concomitanza con l’arrivo dell’influenza stagionale.

L’Asp, cui compete la gestione dell’emergenza sanitaria, dovrebbe: creare una piattaforma unica per ogni Distretto di propria competenza  alla quale possano accedere esclusivamente le strutture e gli operatori sanitari operanti sul territorio gli unici, accreditati con credenziali, a poter registrare al portale i soggetti Covid positivi, i soggetti con sintomatologia suggestiva di infezione Covid, ed i contatti con Covid positivi accertati rilevati nell’esercizio della loro attività professionale, come da schema predisposto dalla Regione Sicilia con la Circolare Assessoriale precedentemente citata e concordato al tavolo tecnico fra Direzione dell’Asp e rappresentanti delle professioni sanitarie coinvolte nella gestione dell’emergenza. Sul portale dovrebbero essere inserite solo poche ed utili informazioni: dati anagrafici del segnalato, codice fiscale, recapiti telefonici e mail, importante il codice di avviamento postale (finalizzato a poter monitorare l’incidenza dell’infezione nelle microaree della città al fine di poter predisporre adeguate e tempestive misure di contenimento dei contagi), nominativo del medico di famiglia; segnalare se trattasi di soggetto positivo accertato (con tampone molecolare, rapido o test sierologico e struttura che lo ha fatto), se contatto con soggetto positivo accertato ( riportare nominativo del contatto e data ultimo contatto); segnalare se soggetto vive solo o con altri familiari (in tal caso registrare nominativi dei conviventi); segnalare se il o i soggetti sono asintomatici, paucisintomatici o sintomatici (lievi, moderati o gravi in base alla tabella  News): in tal modo si evitano sovrapposizioni di segnalazioni.

Da questa piattaforma attingeranno i dati il dipartimento di Prevenzione per la notifica dell’ordinanza di isolamento domiciliare fiduciario se rilevata positività con test molecolare e il dipartimento di igiene per programmare: tampone molecolare di conferma se la positività è stata rilevata con test rapido o sierologico; primo tampone per accertare positività per casi sospetti o per contatti con Covid positivi non ancora testati.

Personale amministrativo, adeguatamente formato, provvederà ad avvisare telefonicamente o tramite mail i soggetti interessati circa il luogo, la data e l’orario in cui dovranno effettuare tampone o segnalare all’USCA i nominativi delle persone che dovranno effettuare tampone a domicilio. Nel momento in cui si sottoporrà al tampone, al soggetto verrà rilasciato il numero del campione del proprio test che, unitamente al suo codice fiscale costituirà le credenziali per poter accedere all’apposito portale su cui verranno inseriti tutti i referti dei tamponi ovunque essi siano stati processati; ciò al fine di conoscerne l’esito nel rispetto della privacy.

Come previsto dalle nuove direttive, per i soggetti Covid positivi accertati con tampone molecolare e registrati al portale, il Dipartimento di Prevenzione notificherà, esclusivamente al medico o al pediatra di famiglia, l’ordinanza di isolamento (valida anche per il rilascio di certificazione INPS per giustificare assenza dal lavoro) oppure, in ipotesi di negatività o di fine isolamento, rilascerà relativo decreto.  L’adozione di tale provvedimento limitativo della libertà personale, spetta, infatti, per disposizione legislativa solo ai medici dei Dipartimenti di Prevenzione competenti per territorio, ex   art 2 del  Dpcm 4 marzo 2020  e che per questa fase emergenziale è stata estesa anche ai medici di famiglia e pediatri di libera scelta. 

Il Dipartimento di Igiene, invece, rileverà i nominativi dei soggetti ancora positivi che dovranno ripetere l’esame e ne programmerà la relativa data di esecuzione, inoltre trasmetterà gli elenchi dei nuclei familiari o dei singoli sottoposti alla misura di isolamento domiciliare fiduciario alle competenti Istituzioni coinvolte nella gestione emergenziale.  Ciò consentirà di attivare misure di carattere non sanitario mirate al contenimento della diffusione del contagio quali: lo smaltimento dei rifiuti domestici, l’approvvigionamento in sicurezza a domicilio di farmaci, alimenti e generi di prima necessità.

Si suggerisce invece un iter differente   per i pazienti sintomatici che necessitano di intervento sanitario domiciliare, in quanto non gestibili da remoto, per complicanze dovute a comorbilità o per aggravamento della malattia.

In tal caso il medico di famiglia, il pediatra o la Struttura in cui il soggetto è ospitato compileranno l’apposita scheda di segnalazione sul portale USCA territorialmente competente. L’operatore effettuerà un primo triage telefonico ed invierà l’unità mobile a domicilio. Sarebbe utile e funzionale predisporre unità mobili attive per ogni Circoscrizione al fine di   avere una maggiore presenza ed incisività d’intervento sul territorio di competenza. Coordinando da una unica Centrale Operativa tutti gli interventi, sarebbe possibile gestire meglio anche gli spostamenti delle varie unità impegnate.

Il sanitario dell’USCA che accederà a domicilio dovrebbe potersi   avvalere di apposita consulenza specialistica di: cardiologi, pneumologi ed internisti in modo da optare, valutate le condizioni cliniche, per il trattamento domiciliare o per l’ospedalizzazione.

Potrebbe verificarsi il caso di pazienti che, pur presentando un quadro clinico non grave da richiedere ospedalizzazione, necessitino comunque di una assistenza continua in quanto anziani o soggetti non in grado di autogestirsi; questi allora verranno trasferiti nei Covid Hotel appositamente predisposti, in cui personale infermieristico e OSA provvederanno alle cure e all’assistenza durante la degenza.

Continuare ad attribuire ai medici, in piena emergenza, l’incombenza di telefonare a ciascun assistito per comunicare data e luogo in cui effettuare il tampone oppure ad inserire dati su un portale risulta uno spreco di risorse professionali che potrebbero essere destinate a mansioni di assistenza sanitaria e non burocratico-amministrativa.

Formare ed addestrare gli operatori del numero verde e del portale dedicato ai quali possano rivolgersi i cittadini per segnalare disservizi, problemi non risolti per metterli nelle condizioni di poter fornire corrette ed esaustive risposte ed informazioni e provvedere inoltre a smistare le segnalazioni raccolte agli uffici competenti per la gestione e risoluzione.

A nostro avviso sarebbe opportuno sottoporre tali segnalazioni ad un tavolo tecnico permanente cui partecipino Servizi, Dipartimenti e figure professionali preposte alla co-gestire dell’emergenza sanitaria in modo da favorire un loro confronto costruttivo ed agevolare lo sviluppo di un servizio efficiente e funzionale a beneficio dell’intera collettività.

Questo è il momento della collaborazione e della concertazione con e tra tutte le Istituzioni. 

È pertanto necessario dare spazio a una programmazione ed organizzazione integrata, competente e funzionale.”

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